Ieri, 4 maggio 2025, la comunità di Tramonti si è stretta con commozione e gratitudine attorno a Don Francesco Amatruda, che ha festeggiato il traguardo straordinario dei 97 anni. Originario della frazione di Cesarano, Don Francesco è un punto di riferimento indelebile nella storia religiosa, culturale e umana del territorio.

Ordinato sacerdote il 29 giugno 1952 nel Convento di San Francesco a Polvica, celebrò la sua prima Messa solenne pochi giorni dopo, il 2 luglio, proprio nella sua parrocchia di Cesarano. Indimenticabile, ancora oggi per i più anziani, la festa popolare che lo accolse con gioia in piazza: il ritorno a casa di un figlio divenuto sacerdote.

Da allora, il suo cammino si è intrecciato profondamente con quello di diverse comunità: per oltre 40 anni è stato parroco a Cesarano, per 30 a Capitignano (Santa Maria della Neve), per 10 a Paterno (San Michele Arcangelo), ma è Figlino il luogo dove, da ben 72 anni, è guida instancabile e anima spirituale.

In lui si riflettono la forza della fede e lo zelo evangelico, come dimostrano le sue stesse parole ispirate alla Scrittura: "Lo zelo per la tua casa mi divora". Dalla ricostruzione post-terremoto delle chiese di Cesarano e Capitignano, al restauro della facciata e del maestoso organo di Figlino, fino agli attuali lavori sul campanile: Don Francesco ha sempre curato la casa del Signore con amore e dedizione.

Ma il suo impegno non si è fermato alle pietre. Don Francesco ha formato generazioni come insegnante di religione a Polvica, ha approfondito la storia religiosa di Tramonti con scritti e ricerche preziose, tra cui spicca il volume dedicato alle Confraternite, testimonianza della sua passione per la cultura e la tradizione.

A 97 anni, continua ad accogliere, confortare, ascoltare. Quando, anni fa, gli fu suggerito di lasciare Figlino, rispose con un semplice ma potentissimo: "In futuro". Perché il futuro, per lui, è ancora un orizzonte aperto, fatto di servizio, di amore per Dio e per la sua gente.

Nel giorno del suo compleanno, le comunità di Figlino, Cesarano e Capitignano - e con loro tutta la Costiera Amalfitana – si sono unite in un grande abbraccio: auguri, Don Francesco. Perché il tuo esempio di fede e umanità continua a essere luce per tutti noi.