Ennesima sfida per la Cavese: ai nastri di partenza la poule scudetto. Melfi ed Isernia le compagini sulla strada dei metelliani, che si presentano in piena emergenza alla gara inaugurale di domenica a Melfi. Ricordiamo che tra i lucani milita Astarita, attaccante dotato di grande abilità sotto rete e di uno spiccato fiuto per il gol. L'ex bomber della Palmese potrà creare non pochi problemi alla difesa meno battuta d'Italia. Mister Somma dovrà rinunciare ad Abate, a Panini, che nei prossimi giorni si sottoporrà ad un piccolo intervento chirurgico, ed a D'Aniello, alle prese con una fastidiosa pubalgia. La perdente dell'incontro di domenica affronterà, poi, mercoledì 28 maggio, l'Isernia, nelle cui fila militano molti ex aquilotti. Dal portiere Morello all'ex capitano Levacovich, da Rivolta a Di Giorgio, passando per Tauà e Napoli, senza dimenticare Lo Bue e Marcatti. Ma chi sicuramente i tifosi aquilotti non hanno dimenticato, dopo la scorsa annata disastrosa, conclusasi con la retrocessione d'ufficio, è il direttore sportivo Ferrante, anch'egli stabilitosi ad Isernia. Dopo una stagione non proprio fortunata, molti calciatori biancoblù sono emigrati in Molise, vincendo un campionato non certo facile e conquistando la matematica promozione in C2 con una giornata d'anticipo. La sfida tra Isernia e Cavese, quindi, avrà il sapore di un faccia a faccia tra vecchi e nuovi idoli biancoblù. Un incontro tra chi ha regalato gioie e chi dolori, tra chi ha saputo conquistarsi la stima dei tifosi a suon di gol e risultati e chi ha fatto assaporare l'amaro calice della retrocessione. Non tanto per colpa dei calciatori, che dal canto loro conquistarono la salvezza sul campo, ma per colpa di chi non seppe gestire la fiducia del patron Della Monica. Il girone degli aquilotti, tornando all'attualità, si preannuncia, dunque, particolarmente ostico, con gli uomini di mister Somma chiamati a sfidare due formazioni che hanno detto la loro nei rispettivi gironi. Certo, gli aquilotti non sono stati da meno ed i numeri lo testimoniano. La Cavese, infatti, ha stravinto sotto tutti i punti di vista, entrando negli annali della storia del calcio per esser stata la difesa meno battuta di tutti i tempi. Nella speranza che i metelliani confermino questo dato anche nella lotta per lo scudetto dilettanti, portando a casa l'ennesimo trionfo della stagione. Un traguardo difficile, ma non impossibile. In casa metelliana, comunque, è già tempo di pensare a programmare il futuro, provando anzitutto a tracciare il piano di battaglia per costruire una rosa che sia competitiva anche in C2, dopo l'entusiasmante torneo di quest'anno.