Tu sei qui: Economia e TurismoAl Sud 450mila imprese hanno contratto debiti per sopravvivere, Confesercenti: «Si proroghi moratoria e sospensione dei leasing»
Inserito da (Redazione LdA), giovedì 13 gennaio 2022 13:04:35
«Circa 450mila imprese del Sudsono dovute ricorrere a dei finanziamenti per tirare avanti, non certo per comprare la casa al mare o in montagna. Prestiti necessari per poter far fronte agli impegni assunti in tempi di pandemia. Tutte queste imprese adesso sono obbligate a restituire i soldi che non hanno, avendo bilanci in rosso».
Ad affermarlo è Vincenzo Schiavo, vicepresidente nazionale di Confesercenti, con delega al Mezzogiorno, e presidente di Confesercenti Campania, che chiede di prorogare i termini dei leasing e della moratoria per i pagamenti dei mutui presenti e quelli obbligati fatti nel biennio 2020/2021 dagli imprenditori.
«L'allarme è rosso - spiega - perché quando le aziende stavano chiuse nessuno ha mai sospeso i costi di locazione, le spese per le utenze e da parte dei Governi non si sono cercate le soluzioni per far fronte al pagamento dei fornitori o delle tasse dovute. Bisogna assolutamente fermare quello che è per noi uno tsunami che può travolgere definitivamente le imprese del Mezzogiorno».
Le attività economiche in generale sono in ginocchio, tranne sporadici casi che riguardano alcune tipologie di esercenti: supermercati, alimentari, farmacie.
«L'85% delle aziende - afferma Schiavo - soffre, avendo ridotto in media del 30-35% il fatturato rispetto al 2019. Circa 220mila aziende del Mezzogiorno hanno utilizzato anche i 25mila euro del decreto Cura Italia per far sopravvivere le loro imprese, sfamare le proprie famiglie e per pagare le spese minime. Nessuno interviene, ed anzi sappiamo che le banche stanno intimando agli imprenditori di pagare altrimenti li sottopongono al "rientro", con segnalazione, per debiti, nella Crif e nel Cerved. È necessaria una moratoria. Il Governo deve sbrigarsi per far slittare almeno al 30 giugno la data ultima per il rientro di mutui, finanziamenti e leasing perché ora le imprese non riescono a pagare».
Tra i settori maggiormente travolti c'è il turismo, che non è mai veramente ripartito da inizio pandemia. Ogni giorno ci sono centinaia di voli aerei e viaggi in treno che vengono cancellati. Sono milioni i turisti che mancano all'appello per colpa della pandemia e le imprese del settore sono in ginocchio.
Per questo, dichiara, «vanno prorogati anche i pagamenti di mutui e leasing per il settore dei trasporti relativo al turismo, sostanzialmente fermo a causa della quarta ondata Covid. Le aziende hanno impegnato nella gestione ordinaria, per sopravvivere, i prestiti e quel poco che hanno fatturato negli ultimi due anni. Il 75% dei mezzi utilizzati nel turismo è acquistato in leasing e le società concessionarie chiedono il pagamento entro gennaio, pena il sequestro dei mezzi. Confesercenti - conclude Vincenzo Schiavo - ritiene che sia obbligatorio che lo Stato sospenda leasing e mutui, prorogando le moratorie per le imprese o migliaia di aziende saranno costrette a fallire».
Fonte: Il Vescovado
rank: 106726104
La Costiera Amalfitana, con le sue scogliere spettacolari, i paesini color pastello e il fascino mediterraneo, è una delle mete più iconiche d'Italia. Ogni anno, migliaia di turisti si recano in questa costa patrimonio dell'UNESCO per godersi il sole, passeggiare per le piazze affascinanti e assaggiare...
Promuovere modelli di sviluppo locale sostenibile, attivare lo scambio di buone pratiche e rafforzare il ruolo degli enti locali nella promozione di un turismo rispettoso, consapevole e "green": sono queste le finalità degli "Stati Generali della Bellezza", l’appuntamento promosso da ALI - Autonomie...
In occasione del primo anniversario dell'Aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha lanciato un messaggio chiaro: la rete dell'ospitalità deve qualificarsi, la qualità dell'offerta turistica va innalzata. Un appello che la Fenailp Turismo, voce di migliaia...
La tassazione agevolata sulle mance si applica a tutti i lavoratori impiegati presso le strutture ricettive e negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, anche se non sono dipendenti diretti delle strutture: lo conferma l'Agenzia delle entrate, in risposta al quesito e alle soluzioni interpretative...