Ha visto una neonata su una carrozzina e si è avvicinato, forse per salutarla o forse per giocare. Ma agli occhi dei genitori della piccola non dev'essere sembrato un gesto innocente: che fosse un bambino di tre anni è passato in secondo piano rispetto al colore della sua pelle.

Così, per allontanare il «pericoloso intruso», i due adulti lo hanno aggredito: prima la mamma, poi il papà che sferrato un calcio all'addome del piccolo, marocchino. È accaduto in pieno centro a Cosenza, sotto gli occhi attoniti dei passanti, che non ci hanno pensato due volte a soccorrerlo.

Il bambino aveva fatto un salto di due metri prima di accasciarsi, ma per fortuna non ha avuto danni fisici importanti. Portato al pronto soccorso dell'ospedale per le cure del caso, le sue lesioni sono state giudicate guaribili in 5 giorni.

Immediatamente sono anche scattate le indagini della polizia che hanno portato all'identificazione della coppia. Gli autori dell'aggressione, T.D di 22 anni e M.V. di 24, sono stati denunciati per lesioni personali aggravate. L'uomo che ha sferrato il calcio si trovava nel Cosentino in un luogo protetto perché è il fratello di un pentito di camorra. Lui e la moglie sono stati immediatamente allontanati dalla Calabria e trasferiti in altra località protetta.