Anche quest’anno si rinnova a Cava l’appuntamento con il Torneo Internazionale di Calcio Giovanile, che era stato portato avanti dal compianto Gino Avella e che dal 1° al 6 giugno prossimi celebrerà l’edizione numero 21. Non mancheranno novità nell’organizzazione di questa kermesse, che riscuote l’attenzione degli appassionati e mette in vetrina nuovi talenti. La forza della manifestazione è testimoniata dal fatto che, nonostante il periodo di crisi economica mondiale, anziché diminuire, le squadre sono aumentate.

Giovanni Bisogno, “deus ex machina” della rassegna, spiega: «Il primo aspetto di cui siamo soddisfatti è che le squadre partecipanti sono aumentate 40 a 56. Ci saranno circa 30 partite al giorno, quindi sarà un’invasione. Le squadre degli Esordienti e dei Pulcini da 8 sono passate a 12, mentre quelle dei Primi Calci da 8 sono passate a 16. I settori più giovani sono aumentati perché a livello regionale tutti dimostrano di volerci essere. Ho avuto tantissime richieste, alcune non ho potuto prenderle in considerazione. Comunque, l’entusiasmo c’è, la voglia non ci manca. Avremo come ogni anno squadre anche dall’estero».

E’, quindi, un torneo sempre più accreditato presso gli addetti ai lavori. «Certo, ma quello che vorrei sottolineare è l’organizzazione, che è davvero all’altezza. Remiamo nella stessa direzione e lo facciamo non per noi, ma per esportare il nome di Cava. E’ la città che acquisisce più consensi. Anche l’anno scorso abbiamo avuto come ospite Fabio Quagliarella, con tanti spettatori al “Lamberti” e grosso seguito dalla stampa».

Quest’anno il torneo inizia in anticipo rispetto al passato. «E’ stata una nostra scelta, perché siamo nell’anno del Mondiale e non volevamo che l’attenzione delle famiglie fosse rapita dal campionato mondiale nel periodo del torneo». Quagliarella è stato il testimonial dell’edizione dello scorso anno. In passato si sono alternati Iezzo, Floro Flores, Maresca ed altri. E per l’edizione 2010? «Stavolta avremo una sorpresa. Posso solo dire che è un calciatore che sta facendo bene e che Cava ama».