La Cavese non riesce più a segnare. Da 3 turni deve accontentarsi di dividere la posta in palio senza colpo ferire. Anche contro il Gubbio, come era capitato nel derby del "Santa Colomba" ed ancor prima in casa con la Spal, non riesce a scardinare lo 0-0. E la vetta della classifica al momento si allontana, con il Benevento che prova la fuga. Campilongo non può permetterselo: «Dobbiamo chiudere il girone di andata rosicchiando qualche punto agli stregoni. Altrimenti la seconda parte della stagione sarà molto più difficile. Ma non dispero. Siamo ancora incollati alle prime e 4 punti dalla vetta non sono poi così tanti. Naturalmente, non dobbiamo dimenticare che da qui alla fine dell'andata mancano ancora gli scontri diretti con il Sassuolo domenica prossima ed il Sansovino. Se riusciremo a concretizzare il nostro grande volume di gioco, non ci dovrebbero essere problemi a centrare il nostro obiettivo». Ma da 3 turni sempre più bagnate sono le polveri del reparto d'attacco. «È un momento che ci gira tutto storto - continua Sasà Campilongo - perché sbagliare, ad esempio, 2 rigori consecutivi non è così facile. Bisogna voltare subito pagina, andando a raccogliere fuori casa quello che si è lasciato per strada al "Lamberti"». Insomma, a Sassuolo prima e poi, dopo il turno interno con la Carrarese, a Sansovino, Campilongo spera nel colpaccio. Un atto di forza sul campo della superiorità del gioco della sua squadra rispetto alle altre. In attesa, poi, di quello che la riapertura del calcio-mercato a gennaio porterà in dote alla sua rosa. Un attaccante di peso, magari un paio, potrebbero fare la differenza nel girone di ritorno. «Avere altri giocatori con caratteristiche tecniche diverse da quelli che ho ora a disposizione - conclude Campilongo - mi permetterebbe di variare le strategie in campo e modularle meglio alle varie situazioni. La società, comunque, conosce bene lo stato dei fatti ed ha le idee chiare sul da farsi».