Tu sei qui: Economia e TurismoCampilongo: "Partita perfetta"
Inserito da (admin), lunedì 2 ottobre 2006 00:00:00
La sua Cavese è terza, ma con una vittoria sarebbe prima con la Salernitana. Campilongo la classifica non la guarda, questo è chiaro, ma un pizzico di rammarico resta per l'occasione non sfruttata. «Potevamo vincere, questo sì. Ci è mancata la cattiveria negli ultimi 16 metri. Aquino non è riuscito ad entrare in partita e si è innervosito. Anche Schetter è partito male, poi si è ripreso ad inizio ripresa, quando l'ho cambiato di fascia. Un fatto è certo, però. I nostri esterni d'attacco non sono stati decisivi come altre volte, altrimenti avremmo vinto». Un riferimento lo fa anche all'arbitro ed a due presunti rigori non assegnati: «Non tanto quello per la trattenuta su Schetter nel primo tempo, quanto quello nella ripresa per un fallo di mano del loro difensore centrale su cross di Romondini. Comunque, va bene così. Figuriamoci se sono il tipo da mettersi a contestare l'arbitro. E poi, 10 punti dopo 5 partite probabilmente non li avrei previsti, anche se ho sempre avuto la massima fiducia nelle possibilità della mia squadra». Campilongo ai suoi riserva soprattutto elogi: «Partita perfetta da un punto di vista tattico, atletico e caratteriale. Abbiamo pressato, tenuto il possesso palla, in fase difensiva siamo stati straordinari. La strigliata dopo gli errori commessi dai centrali difensivi contro l'Ancona ha fatto bene, la loro prestazione contro la Ternana è stata eccezionale. Molto bene anche Volpecina, ma sulle sue qualità non ho mai avuto dubbi, quando viene chiamato è sempre decisivo».
Bene la difesa, anche per questo motivo gli attaccanti umbri non sono esistiti, soprattutto Tozzi Borsoi, sogno proibito in estate di Campilongo. L'attaccante preferì a Cava la serie B ed il Crotone, poi è stato smistato alla Ternana. «Non ha potuto fare molto perché la difesa della Cavese è stata perfetta. Ma questa è una squadra che, quando atleticamente sarà al top, verrà fuori. Si vedeva che loro avevano dei problemi perché hanno cominciato tardi e perché da 15 giorni non giocavano». Sportillo si è tolto un bel peso dallo stomaco. Il gol decisivo segnato contro l'Ancona non aveva cancellato l'amarezza per la prestazione sotto tono di lunedì scorso. «Ci tenevo tantissimo a riscattarmi ed è andata bene, sono felicissimo per la mia prova e per quella dei compagni. Peccato che la vittoria non è arrivata, l'avremmo meritata. Ma sono convinto che qui, in futuro, poche squadre verranno a fare punti». Il difensore centrale, che ha sostituito Mari nel cuore della difesa e che indossava, come tutti i compagni, una maglietta con una frase coniata da Catello, stessa cosa che avvenne lunedì scorso contro l'Ancona, dà i voti ai compagni: «Il voto più alto a Volpecina, non avevo dubbi sulla sua prestazione. Lo vedo in allenamento, ci mette tanto impegno».
LE PAGELLE
Tatomir, un maestro d'orchestra; Ercolano e Sportillo, due leoni
MANCINELLI 6: sicuro nelle uscite alte, quando la palla vola dalle sue parti è un gigante.
VOLPECINA 6.5: gioca con la sicurezza di un veterano, dalle sue parti non passa nessuno, rispetto ad Arno garantisce solo un po' di spinta in meno.
CIPRIANI 6.5: si riprende il centrale dopo le sbandate del posticipo. Di testa, di piede, la prende sempre lui.
SPORTILLO 6.5: gran senso della posizione, buona predisposizione per l'anticipo, tanto mestiere.
NOCERINO 5.5: soffre nel primo quarto d'ora Candreva, poi si riprende con il passare dei minuti, ma non è al massimo.
ROMONDINI 6.5: mezzo voto in meno per l'occasionissima non sfruttata alla mezzora. Per il resto prestazione esemplare, gioca un'infinità di palloni, spinge, recupera, in grande condizione atletica.
TATOMIR 6.5: dirige come sempre da perfetto maestro d'orchestra, a centrocampo è lui il re, esce per una botta a una caviglia. (41' st Alfano sv).
D'AMICO 6: sbaglia qualche appoggio di troppo, si immola per la squadra, prendendosi un giallo per fallo tattico.
AQUINO 5: non è in giornata, poco reattivo quando si lascia anticipare da Taccola. (26' st Tarantino 6: una sua punizione dal limite meriterebbe miglior fortuna).
ERCOLANO 6.5: il solito leone, ingaggia un duello, tutto muscoli con Taccola, regala un pallone d'oro a Romondini, dà una mano anche alla difesa (39' st Albano sv).
SCHETTER 6: nella ripresa diventa imprendibile, i suoi cross però difettano in precisione, non gli riesce la giocata decisiva.
Fonte: Il Portico
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