Tu sei qui: Economia e TurismoCampilongo spavaldo: "Difficile fermarci"
Inserito da (admin), mercoledì 4 gennaio 2006 00:00:00
Dopo la lunga pausa festiva, riprenderà domenica il campionato di serie C2. E per la Cavese è già scontro con una grande, la blasonata Ancona, capace nella prima gara della stagione di inchiodare sul pari lo squadrone biancoblù. Al "Del Conero" per Sasà Campilongo e compagni un appuntamento di grande richiamo e di altrettanto impegno. E la cura con cui il tecnico di Fuorigrotta sta preparando la sfida lo testimonia. Con lui doveroso provare a fare un primo bilancio della stagione calcistica aquilotta: «L'ho detto e lo ripeto. Sono sorpreso di come i miei giocatori hanno affrontato questo girone d'andata. Con le rivoluzioni fatte nella rosa, con l'arrivo di tanti atleti nuovi che avevano poca dimestichezza con il modulo a me caro, pensavo a più difficoltà da affrontare. Soprattutto in chiave tattica. Invece, dopo i primi momenti di difficoltà vissuti nel ritiro e nelle prime partite di campionato, pian piano tutto è filato per il verso giusto. Meccanismi sempre più oliati tra i reparti e la crescita generale della squadra mi hanno impressionato in positivo. Sono molto soddisfatto». Parole non di circostanza, quelle del tecnico biancoblù. Sente che potrebbe essere questo l'anno buono, dopo quello in cui il salto di categoria è stato fallito per un nulla. «Se continueremo a giocare così come abbiamo fatto finora, sarà difficile per tutti fermarci. Anche la sorpresa Sansovino dovrà inchinarsi». Il tutto con un occhio al calcio-mercato. L'arma in meno che la Cavese ha potuto sfruttare lo scorso anno, la panchina lunga, stavolta la società cercherà di rinfoltirla per bene. Ci sta pensando il direttore sportivo Nicola Dionisio. Dopo Sergio Ercolano, attaccante centrale dal Sapri, alto 1.90 e dal fisico statuario, proverà ad ingaggiare ancora un paio di elementi. «Sicuramente un centrale difensivo dal piede destro, un degno sostituto a Pittilino per intenderci - dichiara il diesse - ed un centrocampista capace di essere sostituto di Tatomir ed al tempo stesso di giocare al suo fianco. Un jolly sulla mediana per non pagare lo scotto di un torneo lungo». Ma come giudica finora la "sua" Cavese, Nicola Dionisio? Campilongo si è dichiarato ottimista per il futuro. E lui? «I numeri parlano chiaro, abbiamo la migliore difesa ed il miglior attacco del girone. Non è un caso. Se a questo si aggiungono quei punti che abbiamo perso per strada per un pizzico di sfortuna (leggasi i 2 rigori falliti ed i 4 punti in meno in carniere, ndr), la nostra superiorità sulle altre c'è tutta. Ma ora bisognerà confermare le cose positive messe in mostra ed i risultati raggiunti per centrare l'obbiettivo». Non è più tempo di nascondersi dietro al dito. La promozione in C1 è il traguardo agognato da tutti. «Andiamo avanti con la nostra solita politica - avverte l'allenatore Campilongo - sentirsi arrivati ora sarebbe pericolosissimo. Non ci nascondiamo, siamo tra i migliori e ce la giocheremo sino alla fine per la promozione». A sbilanciarsi di più ci pensa Dionisio. Sente che anche questa Cavese, come quella dello scorso anno, reciterà fino all'ultimo il suo ruolo di protagonista: «Direi che più della scorsa stagione possiamo aspirare alla promozione, perché quello che l'anno scorso non avevamo ora ce l'abbiamo: una squadra più assortita e maggiore esperienza nei singoli. La panchina lunga sarà determinante». E per dare tranquillità al tecnico, è pronto ad ingaggiare Di Meo della Pro Vasto per il reparto arretrato, Ferrigno della Juve Stabia per il centrocampo e la punta laterale Sibilli, sempre dalle vespe stabiesi.
Problemi ai tendini per Aurino
Doppia seduta ieri al "Lamberti" per la Cavese. Oggi, se l'impianto di riscaldamento sarà riparato in tempo, si tornerà a Mugnano del Cardinale. Tutti a disposizione i giocatori biancoblù. Solo Aurino, per un problema al tendine della gamba destra, ha terminato prima la seduta pomeridiana. Confermata, intanto, l'amichevole del giovedì al "Lamberti" con il Sant'Antonio Abate di mister Nastri.
Fonte: Il Portico
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