Dopo una lunga trattativa l’attaccante Claudio Tranfa è stato finalmente ufficializzato dal Città de la Cava in un momento delicato del campionato. Sembrava che il Montecorvino non volesse rinforzare una diretta concorrente, invece è andata come i metelliani e lo stesso giocatore volevano. «E’ stata soprattutto la bontà della piazza a convincermi ad accettare Cava de’ Tirreni - ha spiegato Tranfa - ma mi hanno convinto anche la società e il mister. Conosco la squadra e devo dire che una piazza come Cava non si può rifiutare».

Tranfa ha assistito alla partita di Sarno insieme ai molti tifosi cavesi in trasferta. «Ho ricevuto un’accoglienza straordinaria dai cavesi quando ancora non ero ufficialmente del Cava, figuriamoci adesso che lo sono al cento per cento: penso che domenica allo stadio ci sarà una grande affluenza prima della sosta». Il calciatore si dice pronto per il Calpazio. «Sono a disposizione del mister qualora dovesse ritenere opportuno farmi giocare: la squalifica l’ho scontata e fisicamente mi sento bene».

Ieri il Cava ha svolto il secondo allenamento prima dello spareggio play-off con il Calpazio, e con il gruppo non c’erano Rea, Radunanza e De Nigris: i tre lasceranno la squadra per motivi diversi, e probabilmente lascerà anche Lonardo. Per qualcuno ci sono società di categorie superiori interessate, mentre l’uscita degli altri si spiegherebbe con la necessità di dare spazio ai giovani. La società metelliana si sta cautelando e spera di annunciare nelle prossime ore un altro stopper proveniente da un campionato di Eccellenza non campano (Lazio o Calabria).

Oggi a Pregiato il Cava sfiderà la selezione giovanile di Eccellenza. Intanto il presidente Alessandro Di Marino torna sulla questione stadio felicemente risolta a favore del Città de la Cava: «Voglio ringraziare il vicepresidente dell’Aquilotto Cavese, Francesco Bove, per aver trovato con immediatezza la soluzione anticipando la partita al sabato a Pregiato. Invitiamo la società ad assistere alla partita che giocheremo domenica con il Calpazio».