Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, al via l'operazione riscatto
Inserito da (admin), giovedì 14 aprile 2005 00:00:00
Il giocattolo non può rompersi proprio sul più bello. I tifosi biancoblù sperano che la Cavese riprenda il ritmo di qualche domenica fa, per centrare la promozione in C1. Ma ci sarà da superare l'ostacolo più difficile: la delusione di essere stati scavalcati in classifica dal Manfredonia, inseguitrice per tutta la stagione. Sasà Campilongo sta lavorando proprio su questo. A Mugnano del Cardinale fino ad ieri, oggi pomeriggio a San Giuseppe Vesuviano per la partitella del giovedì, prova a rimarginare le ferite psicologiche che le due sconfitte consecutive hanno prodotto. Non era mai capitato quest'anno. Gettato alle ortiche il vantaggio faticosamente difeso sul Manfredonia. Una debable che ha coinvolto l'attacco e la difesa metelliani. A Melfi ed in casa con la Juve Stabia, incassati 3 gol, nesssuno realizzato. Un magro bottino ed un pesante fardello per la squadra che vanta ancora, malgrado tutto, la migliore difesa del girone C della C2, con 17 reti subite, contro le 18 del Manfredonia, le 20 del Gela e le 26 della Juve Stabia. Se a questo si aggiungono i giri a vuoto di Scichilone e compagni, la frittata è fatta. «Dare nel giro di 2 giornate 6 punti ai nostri avversari più agguerriti - sottolinea Salvatore Campilongo, tecnico biancoblù - è una bella botta sul morale, ma questo non significa aver chiuso il capitolo promozione. Anzi, a questo punto, non avendo più nulla da perdere, potremo affrontare le prossime due partite con una diversa determinazione. Contro il Gela prima, a Manfredonia poi, giocheremo con un unico obiettivo da conquistare: la vittoria. La mentalità sarà sempre la solita, ma con un pizzico di grinta e cattiveria in più». «Se ne avessimo avuta un po' in più con la Juve Stabia - ammette Massimiliano Scichilone, a secco dal match con la Pro Vasto, cioè da 3 turni, come tutta la squadra - avremmo potuto pareggiare e persino vincere, ribaltando il risultato. Purtroppo, non è stato così. Ma ci rifaremo, perché abbiamo ancora tanta voglia di conquistare questa promozione, che meritiamo». Il mea culpa lo fa anche il reparto arretrato. Mancinelli, Mari, Cipriani, Pagano e Panini hanno da difendere quel primato che ancora la Cavese detiene di retroguardia meno perforata. Ma con la Juve Stabia, come era accaduto a Melfi, qualcosa non è andata nel verso giusto. Qualche distrazione di troppo ha fatto la differenza. «Piuttosto che di distrazione - ammette Catello Mari, il centrale finito sotto accusa per quel pasticcio in area costato il primo gol stabiese - parlerei di eccesso di concentrazione. Forse eravamo un po' tesi ed abbiamo pagato lo scotto. Ma la lezione ci è servita. Con il Gela non sarà così».
Fonte: Il Portico
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