Tu sei qui: Economia e TurismoCavese alle prese con l'incubo playout
Inserito da Andrea De Caro (admin), martedì 20 aprile 2010 00:00:00
Sono bastate le ultime due partite di campionato alla Cavese per cambiare radicalmente lo scenario del girone B della Prima Divisione. Dai sogni di gloria all’incubo playout, il passo è stato breve. Troppo breve. Ma non certo inatteso, in quanto in molti, tra cui lo stesso tecnico Paolo Stringara, pur guardando in alto, avevano sempre sottolineato il sostanziale equilibrio del torneo e la necessità di dover lottare fino alla fine per centrare la salvezza. E così sarà, visto quanto accaduto nelle ultime domeniche per i metelliani, che hanno racimolato 1 solo punto in 2 gare, 4 nelle ultime 4 partite.
Potenza a parte, infatti, sono 10 le formazioni coinvolte nella bagarre salvezza. Dai 39 punti della Spal fino ai 31 del Pescina, tutte sono a rischio ed è impossibile fare calcoli di sorta, come sottolinea il ds della Cavese, Peppino Pavone: «Non è assolutamente il momento di fare calcoli o pensare che tutto si deciderà nelle prossime due gare. Bisognerà lottare fino alla fine, ma soprattutto guardare partita dopo partita. Probabilmente, soltanto Pescina e Giulianova sono quelle tagliate fuori per la salvezza, poiché pur facendo 3 vittorie su 3 rischiano di ritrovarsi comunque nei play-out. Diciamo, quindi, che ci sono 8 squadre che lotteranno per evitare gli ultimi due posti. E sarà una lotta dura, con tanti scontri diretti e sfide all’ultimo sangue».
In effetti, il calendario delle ultime tre giornate promette scintille. «Prendiamo ad esempio la Spal - continua Pavone - che ha 39 punti: domenica andrà a Reggio Emilia e non credo proprio sia una partita facile. Anzi. E poi avrà in casa il Real Marcianise ed infine sarà impegnata a Foggia. Tre partite difficili, così come saranno per noi e per tutte le altre squadre coinvolte nella corsa alla salvezza. Per questo dico che non bisogna fare calcoli. Dobbiamo soltanto pensare a noi e ad una partita alla volta. Ora c’è il Giulianova. Concentriamoci su questa sfida e poi soltanto dopo penseremo al Foggia. Non dobbiamo guardare alle altre, ma concentrarci soltanto su di noi. Se facciamo bene, siamo salvi».
Il direttore sportivo della Cavese ha le idee chiare anche sul calo subito dagli aquilotti nelle ultime due partite, ma non accetta l’ipotesi legata ai problemi economici della società. «Le vicissitudini societarie sono identiche a tantissime altre società italiane. E’ un momento difficile per tutto il movimento calcio, ma questo non deve essere un alibi per nessuno. Bisogna soltanto pensare a salvarsi e poi si vedranno tutte le altre situazioni. Per quanto ci riguarda, credo che a Potenza abbiamo pagato un po’ la vicenda “si gioca, non si gioca” e tutto quello che è successo. Ma già domenica con l’Andria abbiamo dimostrato di esserci ripresi subito e di aver ritrovato quella grinta che ci ha caratterizzato nel girone di ritorno. Non dimentichiamo che, da quando è arrivato Stringara, i ragazzi hanno fatto davvero cose eccelse ed una domenica no ci può stare. Per questo sono fiducioso. Basterà giocare come sempre e la squadra saprà tirarsi fuori da questa situazione».
Fonte: Il Portico
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