Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, anche il sindaco a Gela
Inserito da (admin), martedì 14 giugno 2005 00:00:00
Mandato giù il boccone amaro, si volta subito pagina negli ambienti sportivi metelliani. La speranza di conquistare la promozione è più forte della delusione e dello sconforto. I tifosi biancoblù, splendidi domenica scorsa con quella coreografia da categoria superiore ed encomiabili nell'incitare la squadra dal primo all'ultimo minuto della sfida contro il Gela, non hanno abbandonato la speranza di poter esultare alla fine. A dar loro la carica la prestazione dei propri beniamini e l'incertezza vissuta nella partita di domenica scorsa. «Sono due squadre sullo stesso piano - sottolinea Adolfo Caldarese, vecchio capo ultrà - che hanno giocato a viso aperto, dimostrando di equivalersi. Questo significa che tutto è possibile anche nella gara di ritorno. In Sicilia il colpaccio può starci. Bisogna, però, crederci fino in fondo». Nel dopopartita il clima negli spogliatoi della Cavese era di grande fiducia. Giocatori, tecnico e dirigenti confidano in una prestazione vincente al "V. Presti" di Gela. E poi, c'è anche la cabala a venire in soccorso del sogno biancoblù. Nel 1978, come hanno ricordato a più riprese molti tifosi sui "muri" dei siti internet sulla Cavese, il Liverpool vinse la Coppa dei Campioni, la Juve lo scudetto, l'Inter la Coppa Italia e la Cavese di allora, proprio in Sicilia, a Siracusa, nell'ultima partita della stagione conquistò i 3 punti necessari a guadagnarsi un posto nella neonata C1. Corsi e ricorsi storici? In città tutti ci credono fermamente. La parola rassegnazione non è di casa. Sotto i portici, nei ritrovi tradizionali del tifo biancoblù, nelle sedi dei club organizzati, nessuno vuol sentire parlare di promozione fallita. E ci si sta già organizzando per la lunga trasferta siciliana, nella quale il calore ed i colori della tifoseria aquilotta non potranno mancare per incoraggiare i ragazzi sul campo e per trascinarli verso l'impresa. In aereo, in pullman, in auto, persino in nave, i tifosi cavesi raggiungeranno Gela. Saranno un migliaio a rispondere all'appello. 950 i biglietti ottenuti dalla Lega, compatibili con il catino del "V. Presti". La corsa alla prenotazione è già iniziata. Anche il sindaco Alfredo Messina ed il consigliere incaricato allo Sport, Carmine Adinolfi, non vogliono mancare all'appuntamento. Come hanno fatto il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, ed il suo assessore allo Sport, Miguel Donegali, saranno allo stadio per accompagnare i propri concittadini e sperare con loro nella vittoria della squadra. «Spero che sarà una domenica all'insegna dello sport - sottolinea Carmine Adinolfi - ma anche nel segno della Cavese. I colleghi gelesi ci hanno assicurato un'accoglienza calorosa e corretta, come siamo stati bravi noi a far vivere loro domenica scorsa. Sono rimasti colpiti dal nostro senso di ospitalità e vogliono ricambiare con la stessa moneta la nostra cortesia. In un ambiente non ostile, dunque, potremo sperare di centrare la promozione».
Panini out, Pagano squalificato: difesa da rifare
Riprenderà oggi il lavoro della Cavese. Per tutta la settimana allenamenti al "Lamberti", prima della partenza per Gela sabato mattina. Si ritorna con una certezza in negativo: l'assenza per squalifica di capitan Pagano, già in diffida ed ammonito domenica scorsa. Ed un dubbio: l'entità dell'infortunio subito da Manuel Panini. Al difensore aquilotto, uscito dal campo anzitempo e sottoposto ad una tac, è stata diagnosticata una distrazione al legamento collaterale del ginocchio. Due giorni di riposo assoluto per lui. Poi se ne riparlerà. Ci vorrebbe un miracolo per ritrovarlo al suo posto sul terreno di Gela. Sasà Campilongo, intanto, prova a caricare lo spogliatoio e l'ambiente. Seccato, non vuole sentir parlare delle voci che lo danno partente da Cava comunque vadano a finire i play-off, si dice destinazione Bevenento. Lui vuol parlare solo del ritorno in Sicilia e crede ancora fortemente nella promozione: «Siamo in corsa oggi come prima. L'1-0 o lo 0-0 poco contano. A Gela, se vogliamo traghettarci in C1, dovremo vincere. Ci vorrà, dunque, un atteggiamento d'attacco, come è a noi congeniale. Difenderci non ci riesce meglio. Per questo sono molto fiducioso. E non è una frase di circostanza. La Cavese merita la promozione e l'otterrà».
Fonte: Il Portico
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