Tu sei qui: Economia e TurismoCavese battuta, ma non conta
Inserito da (admin), lunedì 24 aprile 2006 00:00:00
Una Cavese già promossa ed ancora sconvolta dalla morte di Catello Mari, indimenticabile protagonista dello straordinario campionato aquilotto, cede alla Carrarese, che vince limitandosi ad un'onesta partita, suggellata dal gol di Mordagà dopo un'ora di gioco. È proprio il ricordo del giocatore prematuramente scomparso a tenere banco prima dell'inizio della gara. Da entrambe le tifoserie giungono applausi e cori di ricordo, mentre i giocatori entrano in campo con una gigantografia, che verrà poi appesa nella Curva dei sostenitori cavesi. Il clima è irreale. Ed in questi casi il calcio giocato passa in secondo piano.
La cronaca del match. Nella Carrarese, Di Stefano sceglie il 4-4-2, con Buglio spostato sulla sinistra, Bongiorni e Gambino di punta. Dall'altra parte, Campilongo conferma il 4-3-3, lasciando in panchina numerosi titolari, tra cui quelli più legati a Mari, con Ercolano spedito addirittura in tribuna. La partita, e non può essere altrimenti, stenta a decollare, ma la Cavese, anche se ancora sotto choc, è decisa ad onorare il match. Al 5' Di Bonito, imbeccato da Schetter, tira addosso a Pastine. La reazione della Carrarese si concretizza al 12': Bongiorni calcia fuori da ottima posizione. Al 15' Volpecina salva su Bongiorni lanciato a rete. Al 20' si fa ancora viva la Cavese con Alfano, che di testa gira fuori di poco. La Carrarese prova a vincere ed al 22' Gianusa sfiora il gol su colpo di testa. Poi più nulla per gran parte del primo tempo, anche se in chiusura è ancora la Cavese a farsi viva, ma la punizione di Arno è deviata fuori da Pastine.
Nel secondo tempo la partita non cambia molto, con le due squadre sempre in avanti a ritmi lenti. Al 2' Di Bonito scarica per Aurino, che calcia debole. Al 7' è Alfano a provare il tiro: Bertoncini lo anticipa, salvando in angolo. Di Stefano allora prova a cambiare qualcosa ed inserisce Mordagà al posto di Gambino, indovinando la mossa vincente. La gara si decide al 17': punizione di Gianusa, Lorenzini fa sponda per Mordagà, che da due passi realizza un gol facile facile, che può valere davvero un campionato per la Carrarese. La gara si spegne definitivamente. Il vero spettacolo, allora, lo si vede sulle tribune, in particolare nella Curva dei tifosi aquilotti, che ricordano Catello Mari. Molti ultras campani, tra l'altro, lo conoscevano fin dall'adolescenza, quando il giocatore frequentava le scuole proprio a Cava de'Tirreni.
Lo struggente ricordo
Difficile parlare di calcio in una giornata dedicata al ricordo di Catello Mari. Salvatore Campilongo trova la forza per farlo: «Devo fare i complimenti alla squadra, che è riuscita ad onorare al meglio la memoria di Catello. Abbiamo fatto una buona gara, in un clima surreale. Ho fatto riposare giocatori, come Ercolano, che erano molto legati a Catello. I nostri tifosi erano in lacrime». Il presidente Antonio Fariello aggiunge: «Ringrazio i ragazzi per quello che hanno fatto. Insieme a loro abbiamo deciso di ritirare la maglia numero 6. Nocerino è andato in campo con una maglia bianca senza numero».
Fonte: Il Portico
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