Un minuto di raccoglimento per Gian Pietro Tagliaferri, indimenticato calciatore dell'Avellino anni '80, e poi il terzo derby campano può partire. Per regalare, meritatamente, il 3° posto in classifica agli irpini, oramai abbonati alla regola del poker, soprattutto nei derby, trascinati dai soliti noti: Biancolino, Evacuo, Moretti e Grieco. 30 gol in 4. "Partenio" gremito, con i supporters ospiti che non deludono le aspettative ed in tremila occupano la Curva Nord; dall'altra parte, nella Sud, non si trova un posto a pagarlo oro. Galderisi schiera un Avellino inedito, dove in una difesa a 3, Ametrano lascia il posto a Bacis, Puleo ritorna centrale e D'Andrea fa il terzino a sinistra. In mediana il new entry De Angelis, con Riccio e Di Cecco centrali e Moretti spostato in avanti; per il resto Grieco staziona dietro i due bomber. Campilongo (in tribuna per squalifica, dove ad accompagnarlo c'è il ds avellinese Nicola Dionisio) deve rinunciare ad Ercolano, Schetter, Aquino, Pittilino e Cipriani. Ma la sua non è affatto una Cavese dismessa.

I metelliani, che in avanti schierano Albano e Tarantino, badano al sodo ed assediano Biancolino ed Evacuo con continui raddoppi di marcatura ad opera dei centrocampisti, sempre pronti a scalare. Ma la difesa metelliana all'8' trema, colpa di un missile di Biancolino che sfugge alla stretta di Nocerino e conclude sull'esterno della rete. All'11' Arno tocca duro in area Grieco che cade, ma Valeri agita le braccia, invitando a continuare il gioco. Che al 13' però s'interrompe per un mani nettissimo di Sportillo, che stavolta l'arbitro vede. Sulla sfera va Grieco, che tocca corto per Moretti, ma la conclusione è abbondantemente sopra la traversa. L'Avellino passa al 21' col solito Biancolino, che su imbeccata di Evacuo difende bene la sfera tra due difensori, insaccando con un tocco dei suoi. La Cavese non demorde e risponde un minuto dopo con un'incursione pericolosissima di Romondini, sulla quale Tarantino non arriva per un soffio. Ci prova anche Nocerino al volo da fuori, ma Gragnaniello c'è e si salva d'istinto, alzando sulla traversa. Al 36' l'Avellino potrebbe raddoppiare con Riccio servito da Biancolino, ma il centrocampista tira tra le braccia di Mancinelli.

Nella ripresa Campilongo dà l'ordine di inserire un'altra punta. Esce D'Amico, entra De Giorgio ed è tridente. In campo, alle spalle di Gragnaniello piovono fumogeni e l'arbitro per due volte si avvicina alla panchina ospite, avvertendo che alla prossima prenderà provvedimenti. Ma non c'è tempo. Evacuo incendia il Partenio all'8' con il 12° sigillo personale su assist millimetrico di Moretti. Non finisce qui, 2' dopo lo stesso Moretti fa esplodere lo stadio. Ruba palla a centrocampo, punta Mancinelli fingendo la conclusione di forza, poi opta per un lob che s'insacca inesorabilmente. Il poker biancoverde (12') arriva dai piedi di Grieco, che da 35 metri trafigge Mancinelli. La Cavese sfiora la segnatura al 31' con l'ex Alfano, che centra una traversa, e con Arno (34'), che sfiora il palo. Vittoria convincente, terzo derby conquistato e domani c'è la sentenza della Disciplinare che potrebbe ridare ai lupi i 2 punti di penalizzazione. L'Avellino vola, i tifosi sognano.

Di Napoli: «Punizione eccessiva»
Sereno e sicuramente non abbattuto. Si presenta così Raffaele Di Napoli, che ha sostituito ieri sera in panchina lo squalificato Campilongo, a fine gara dopo la pesante scoppola patita dalla Cavese al "Partenio": «Noi abbiamo retto bene il campo, purtroppo la differenza in partita l'hanno fatta gli attaccanti dell'Avellino. Con quei tre là davanti, diventa complicato per tutti evitare qualsiasi rischio. Ma sappiamo anche che possiamo giocarcela contro qualunque avversario e che non tutte le formazioni che incontreremo vantano un potenziale offensivo come quello dell'Avellino». Di Napoli non accampa scuse e non cerca alibi neppure per le tante assenze che hanno penalizzato almeno in partenza la Cavese: «Sarebbe un errore parlare degli assenti, anche se conosciamo tutti il valore di chi non ha potuto giocare. Ma abbiamo sempre detto che siamo un gruppo compatto, con valori tecnici molto vicini tra ogni calciatore e gli 11 che sono stati scelti inizialmente non hanno nulla da farsi perdonare. Purtroppo, la differenza con l'Avellino, almeno stavolta, l'hanno fatta gli attaccanti biancoverdi».

Poi, come a voler immediatamente voltare pagina e riprendere il cammino bruscamente interrotto, Di Napoli guarda subito oltre. E precisamente al prossimo derby, che domenica contrappone la Cavese alla Juve Stabia dell'ex Ezio Capuano che ieri sera ha spiato gli aquilotti in tribuna. «Quella di domenica prossima è una partita più alla nostra portata, nel senso che sia noi che la Juve Stabia abbiamo come obiettivo la salvezza, ed allora è facile immaginare che possiamo giocarcela in maniera diversa. Pensiamo già a questa gara e riprendiamoci immediatamente». Non sono diverse nel tenore e nella sostanza le dichiarazioni di Tatomir, uscito anzitempo dal rettangolo di gioco: «Credo che tra noi e l'Avellino non ci siano 4 gol di scarto. Ora ci tocca riprenderci subito. Serve una reazione immediata che ci faccia riprendere la marcia».