La panchina della Cavese passa a Vincenzo Di Maio, che prende il posto dell’esonerato Tommaso Volpi. L’ufficialità nel tardo pomeriggio di ieri al termine di un’importante riunione, in cui alla fine ha prevalso la linea di Giuseppe Giugliano e del suo fido ds, Francesco Vitaglione. Era disponibile un allenatore per il quale parlavano i risultati e difatti l’accordo è stato trovato ieri tra le parti. Stamattina il gruppo farà la conoscenza del 38enne tecnico stabiese, ex Nuvla Felice ed ex delle giovanili della Juve Stabia, dopodiché Di Maio sarà ufficialmente presentato al “Lamberti”.

Proprio a proposito delle voci che già circolavano nelle ultime due settimane, il ds Vitaglione aveva commentato: «Di Maio rientra in quella che è la mia idea del calcio». Non a caso nello scorso torneo, sotto la sua guida, la Nuvla ottenne il 6° posto in D proprio con Vitaglione diesse. Di Maio ha vinto la concorrenza di Mario Pietropinto e quella di Franco Dellisanti.

Il presidente Gino Montella ha confermato che la decisione di esonerare Volpi è stata sofferta, ma era necessaria la scossa, perché la Cavese ha qualche difficoltà nei risultati. «Auguro al mister le migliori fortune professionali, ma nel calcio i risultati sono quelli che contano. Dovevamo dare una sterzata per disputare un campionato dignitoso».

Ieri il primo allenamento della Cavese dopo il grigio pari col Comprensorio Normanno, seduta diretta dal preparatore atletico Vincenzo Cestaro. C’erano molti tifosi interessati a conoscere cosa avesse deciso la società su Volpi. Sul campo quasi tutti i biancoblù hanno svolto il programma previsto. Claudio De Rosa ha, però, avuto difficoltà ad allenarsi, non avendo ancora superato completamente l’acciacco muscolare, ed ha lavorato a mezzo servizio. È invece riuscito a disputare la partitella con la squadra il difensore Gaetano Iossa, che nel giro di poche settimane dovrebbe tornare utile con la sua esperienza.

Domenica prossima la Cavese affronterà il Palazzolo in Sicilia: la classifica farebbe supporre che i metelliani hanno una partita facile, ma toccherà al campo dirlo.

Orlando Savarese