L'atto di forza messo in mostra dalla Cavese nell'ultima vittoria di campionato, la numero 15 in totale, la 6ª fuori mura, è stato di quelli che lasciano senza parole. Pur in inferiorità numerica per l'espulsione del suo faro di centrocampo, Alessandro Talomir, ha messo la freccia nella ripresa ed ha effettuato il sorpasso sulla malcapitata Rosetana. Senza i suoi uomini più rappresentativi, con Tatomir espulso e Scichilone in tribuna per noie muscolari, erano stati in molti tra i tifosi biancoblù al seguito a pensare ad una domenica in cui limitare i danni ed accontentarsi di un pareggio. Ed invece, ci hanno pensato due difensori a regalare i gol-vittoria. II primo sta prendendoci gusto all'appuntamento con la rete. E' Catello Mari, la rivelazione per eccellenza della corazzata aquilotta costruita dal direttore sportivo Nicola Dionisio e dall'allenatore Salvatore Campilongo. Nella sua prima apparizione sul palcoscenico del calcio professionistico italiano, sul quale è arrivato abbastanza tardi rispetto a tanti altri, il giovanotto di Castellammare di Stabia non ha affatto sofferto di paure e di condizionamenti al cospetto di giocatori sulla carta più quotati. Tutta "colpa" della sua fame di "arrivare". E così, ha potuto alzare per la terza volta le braccia al cielo su quel corner domenica a Roseto, che gli ha permesso di esaltare le sue doti di opportunista nel cuore delle aree avversarie. Un sigillo sulla vittoria della sua squadra. Un'altra bella pagina di impegno, caparbietà, voglia di sfondare del giovanotto stabiese, cresciuto nella defunta Casertana e scoperto da Sasà Campilongo. «Sono fiero di quello che sto facendo quest'anno - commenta Mari - perché è frutto di tanto lavoro ed il lavoro paga sempre, ma se stiamo volando così in alto è merito di tutti. Per quel che mi riguarda, debbo dire grazie a chi ha creduto in me e nelle mie possibilità anche nel calcio professionistico: il mister, il direttore Dionisio, il presidente Cutillo». E per lui ora sempre più tentazioni da parte di società di categoria superiore. Ma se ne parlerà a giugno. II vizietto del gol ha contagiato anche l'altro difensore andato a segno domenica. Michele Pagano ha pescato il jolly direttamente su punizione. «E' stata una gioia immensa - sottolinea il laterale sinistro - anche perché ci ha messo al sicuro da possibili sorprese nel finale di partita». E' stato il suo primo gol in campionato con la maglia biancoblù. «E spero che non sia nemmeno l'ultimo. Avevo provato a più riprese a segnare nel corso della stagione, ma vuoi per imprecisione, vuoi per qualche intervento prodigioso dei portieri, mi era stata sempre negata questa gioia. Ora che ho rotto il ghiaccio, spero di contribuire anch'io a suon di gol alla promozione della Cavese».

Da verificare le condizioni di Scichilone

Riprende questo pomeriggio la preparazione della Cavese dopo la brillante vittoria di Roseto degli Abruzzi. Settimana decisiva per Scichilone, che non è stato rischiato domenica ed è andato in tribuna. Sarà squalificato Tatomir. Per Sasà Campilongo e compagni l'occasione per allungare ancora il passo nella prossima sfida interna. Ospite al "Lamberti" sarà il fanalino di coda del girone C, il Taranto. Una gara sulla carta senza storia, per il notevole divario in campo.