Il sogno di un salvataggio della Cavese si è fermato sullo scoglio dei debiti accumulati negli anni passati, e ora diventa necessario ricominciare daccapo. La società aquilotta è fuori dal professionismo, ma cosa c’è di più terribile di un’esclusione?

Il fallimento. Vista la situazione debitoria che supera il milione e mezzo di euro verso più creditori, fra tesserati e fornitori, non tarderanno ad arrivare le prime ingiunzioni di pagamento verso una società devastata dalle gestioni scellerate anche precedenti a quella di Spatola. Già, quello Spatola che conobbe già un fallimento di una società di calcio, lo Sporting Benevento nel 2005, e che non sembra accompagnato assolutamente dalla fortuna.

Ci si chiede ora se la SS Cavese 1919, indebitata in maniera comunque irrisoria rispetto ad altre realtà sportive, potrà giocare o comunque ricominciare dai dilettanti, quindi dalla D o dall’Eccellenza o addirittura dalla Promozione. Dovrebbe assicurarsi di risanare negli anni il bilancio, quindi investire il danaro per pagare i debiti coi creditori, programmare una stagione che si suppone possa essere di vertice, e investire anche per rateizzare il debito con l’erario.

Ieri sera l’associazione "Sogno Cavese" si è ritrovata proprio per capire tutte le possibilità e valutare se ripartire da una nuova raccolta popolare oppure no, ma nel frattempo c’è chi si starebbe muovendo per far rinascere il calcio a Cava acquistando un titolo di Eccellenza: la cordata vedrebbe presenti Antonio Di Donato e/o il Club Cava Sviluppo, e il titolo sarebbe stato individuato nella Vis San Giorgio.

C’è aria di smobilitazione come spesso succede in casi simili a quelli della Cavese. Giuseppe Mari, dirigente addetto all’arbitro e padre di Catello Mari, ieri ha salutato commosso la tifoseria attraverso un comunicato: si trasferirá alla Juve Stabia. Massimiliano Santoriello è seguito dalla Real Nocera che farebbe di lui il responsabile del settore giovanile. Franco Dellisanti è approdato sulla panchina del Trani.

Quanto ai calciatori: Schetter è giá del Barletta; Alfano e Bacchiocchi sono seguiti dal Sorrento; Cipriani deve decidere tra Andria e Barletta; Pane piace alla Nocerina come forse anche Siano; e Bernardo ha richieste dalla stessa Andria.

Orlando Savarese - La Città

La smentita del Club “Cava Sviluppo” all’interessamento alla Cavese

In merito alla notizia pubblicata oggi, giovedì 14 luglio 2011, alla pagina 36 del quotidiano “La Città”, circa l’interessamento del Club “Cava Sviluppo” alla partecipazione ad una cordata volta a far rinascere il calcio a Cava de’Tirreni , rilevando il titolo sportivo di una squadra d’Eccellenza, il sottoscritto Gennaro Buongiorno, in qualità di Presidente del Club “Cava Sviluppo”, smentisce categoricamente la fondatezza della notizia, peraltro mai rilasciata.

“Cava Sviluppo” mantiene la posizione già precedentemente espressa, ossia di assoluta estraneità agli eventi che riguardano la SS Cavese 1919 o qualsiasi altra società sportiva che nascerà nel prossimo futuro.

Qualora, invece, qualche imprenditore appartenente al Club “Cava Sviluppo” avesse manifestato interesse alla vicenda, lo stesso sarebbe da intendersi come coinvolgimento personale, del tutto lontano dalla consapevolezza dei restanti soci del Club e dell’intera Associazione.

Gennaro Buongiorno, Presidente Cava Sviluppo