Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, inizia il ciclo terribile
Inserito da (admin), martedì 1 marzo 2005 00:00:00
La dea bendata dà una mano alla Cavese e la meta finale appare sempre più vicina. Ora mancano 10 gare al termine della stagione regolare ed i 4 punti di distacco dall'unica concorrente ancora capace di rovinare la festa della formazione aquilotta, il Manfredonia, sono rimasti immutati. Il tecnico Sasà Campilongo vede il bicchiere mezzo pieno, pur tirando le orecchie alla sua squadra per aver sfoggiato a Morro d'Oro una prestazione non brillante come quelle precedenti: «Avremmo potuto vincere la partita, ma qualche volta bisogna anche accontentarsi. Dopo 6 vittorie consecutive, cioè tutte le partite del girone di ritorno disputate, avevo messo in preventivo un lieve calo di tensione ed un risultato non pieno. Se analizziamo tutto il nostro campionato, di battute a vuoto da parte dei miei se ne sono contate una manciata. Perché, allora, lanciare il solito allarme rosso per un pareggio racimolato in Abruzzo?». La battuta d'arresto del Manfredonia tra le mura amiche, fattosi rimontare 2 gol dal Rende, lo ha galvanizzato: «E' un segno che il destino ci vuole ancora protagonisti e senza eccessivi patemi d'animo. I 4 punti di distanza che restano tra noi ed i pugliesi li dovremo, però, mantenere fino al fatidico momento dello scontro diretto, a Manfredonia». Il giorno della verità potrebbe essere proprio domenica 24 aprile, quando l'armata aquilotta proverà a difendere la propria leadership in terra di Puglia. Intanto, però, prima di quell'appuntamento bisognerà affrontare 6 gare per vari aspetti difficilissime. Si comincia domenica prossima al "Lamberti" con il Potenza, che ha voglia di riscatto dopo il fallimento della gestione Giacomarro. Poi a Rende, a rischio play-out, in casa con la Pro Vasto ed in trasferta col Melfi, entrambe alla ricerca dell'ultimo tram per i play-off. Ed infine, il doppio turno casalingo con Juve Stabia e Gela, terza e quarta forza del girone. Un tour de force che troverà il suo apice a Manfredonia. «Se vogliamo davvero centrare un obiettivo importante - conclude il tecnico biancoblù - non dobbiamo guardare troppo oltre. La nostra forza è stata costruita sul gruppo e sulla sua voglia di emergere dal grigiore generale. Finora ci siamo riusciti senza fare calcoli né tatticismi. Siamo leader meritatamente, perché non abbiamo rubato niente a nessuno. Ed è tutto frutto dei nostri sacrifici. Ce la metteremo tutta per regalarci una grande soddisfazione. E' tutta la città che lo merita». Intanto, riprenderà questo pomeriggio a Mugnano la preparazione, in attesa delle squalifiche di Mari e D'Amico, diffidati, che si andranno ad aggiungere a Pagano, ancora out per il secondo turno di stop inflittogli dal giudice sportivo.
Fonte: Il Portico
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