La Cavese si ferma sulla riviera romagnola. 2-0 per il Bellaria, per la rabbia di Campilongo, che sente squillare un piccolo campanello d'allarme. Il tecnico teme che il cospicuo vantaggio in classifica possa determinare cali di tensione e non vuole assolutamente dare speranze all'inseguitrice Sansovino, che ieri ha vinto, riducendo lo svantaggio a 7 punti dalla capolista. La battuta d'arresto interrompe una serie positiva che durava da due mesi: l'ultima sconfitta il 22 gennaio a Reggio Emilia.

Bruttina e spigolosa la partita, risolta da due episodi. Nel primo tempo Cavese pericolosa in più di un'occasione. Il Bellaria contiene la manovra degli aquilotti, senza però disdegnare le folate offensive, che trovano sempre pronta la difesa metelliana. Al 16' il primo affondo della Cavese, con Aquino che supera un paio di avversari e penetra in area, costringendo i difensori riminesi ad intervenire con apprensione. Non si fa attendere la risposta del Bellaria: gli uomini di Varrella (squalificato e sostituito in panchina dal vice Ceccarelli) si propongono al 17' con il brasiliano, ex-Salernitana, Aragao da Cruz, che supera in velocità Mari ed entra in area, dove viene contrastato egregiamente da Arno. Al 25' la Cavese si riaffaccia nella metà campo romagnola, con Schetter che sfrutta la sua velocità e si presenta tutto solo davanti al portiere Spitoni, pronto a salvarsi in uscita. Al 27' preciso cross dalla destra di Arno e colpo di testa di Schetter, che si perde di poco a lato. Si va al riposo sullo 0-0.

Nella ripresa i due episodi imprevedibili, che condannano la Cavese alla sconfitta. Dopo un inizio confortante, colorato da una timida protesta per un sospetto atterramento in area del solito Schetter, gli aquilotti vanno sotto al 17'. Il Bellaria batte una punizione a due con la coppia Marchetti-Stendardo, la palla attraversa la barriera e trova la sfortunata deviazione di Pittilino, che spiazza l'incolpevole Mancinelli. Il gol non sembra spezzare le gambe a D'Amico e compagni. Tra il 19' ed il 22' la Cavese va un paio di volte vicina al pareggio, ma Aquino, con una mezza sforbiciata prima e con un tiro dal limite poi, trova un super Spitoni a negargli la gioia del gol. Al 30' la Cavese rimane in 10 per l'espulsione di Mari e la gara, in pratica, finisce qui. Il raddoppio dei padroni di casa arriva al 48'. Contropiede tre contro uno, Marchetti libera D'Andria, che appoggia facilmente in rete il pallone del 2-0. Domenica da dimenticare per la Cavese, anche se il vantaggio sulla Sansovino resta ancora di tutta sicurezza.

Campilongo furioso, permessi annullati
«Ho annullato i permessi. Da martedì doppie sedute di allenamento»: è la sentenza di Campilongo a fine gara. «Non abbiamo mai dominato gli avversari. Sono arrabbiato con Mari: la sua espulsione ci ha spezzato le gambe. Da lui non mi aspettavo una tale leggerezza». Troppi gli errori sotto porta: «Le nostre occasioni le abbiamo avute, ma non averle sfruttate è il segnale di un calo di lucidità dei ragazzi». Chiamato in causa da Campilongo, Catello Mari racconta così la sua espulsione: «Non era mia intenzione fare un fallo cattivo Volevo solo spezzare il gioco, ma purtroppo il mio avversario è arrivato in netto anticipo, tanto che nel contrasto l'ho colpito con i tacchetti sul ginocchio. Giusta la decisione dell'arbitro. Sono sicuro che i ragazzi prepareranno al meglio la partita a Ferrara per tornare al successo».