Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, la beffa più atroce
Inserito da (admin), lunedì 4 giugno 2007 00:00:00
Il sogno della Cavese svanisce a 30 secondi dalla fine. Il gol del Foggia, quello dell'1-3 che regala la qualificazione, arriva al minuto 49 e 30" del secondo tempo. Nasce da una punizione sulla quale, in verità, l'arbitro potrebbe anche sorvolare, per un contatto tra Ercolano e Moi nei pressi del fallo laterale. Ed invece Cavarretta la fischia, fa mettere palla a terra e così il Foggia ha l'opportunità dell'ultimo assalto. Punizione lunghissima, palla in area, spizzicata di testa di Zanetti, Mastronunzio controlla in piena area ed infila Mancinelli nell'angolo: bravo nella circostanza l'attaccante del Foggia, ma senza dubbio ingenui i difensori. Anche all'andata il Foggia segnò il 5-2 nell'ultima azione. Gli episodi in questa semifinale play off sicuramente non sono stati dalla parte della Cavese, che però chiude a testa alta una stagione assolutamente trionfale. Serviva un'impresa per ribaltare la pesante sconfitta dell'andata e la squadra di Campilongo ci è andata vicinissima, riuscendo a segnare i 3 gol che servivano, poi tutto è svanito nell'ultima azione. Ma la partita è stata perfetta, intensa, con la Cavese indomabile, sempre lì a spingere, a contrastare e, tra l'altro, a concedere pochissimo al Foggia, una squadra fatta di elementi esperti, che sono stati messi in difficoltà sotto il profilo del ritmo.
La Cavese è arrembante, come doveva essere. Il cuore oltre ostacolo. Pronti via, la squadra di Campilongo attacca a testa bassa. Lanci lunghi, le sponde di testa di Ercolano e tutti a fiondarsi sui palloni spizzicati qua e là. La Cavese fa paura su tutte le situazioni da palla inattiva, ogni volta che c'è un calcio d'angolo o una punizione la difesa del Foggia barcolla. Al 3' c'è già un quasi gol: angolo di Unniemi, colpo di testa fin troppo perfetto di Arno, la palla sbatte sul palo interno e non entra. Poi è Marruocco a superarsi al 10' per togliere il pallone dall'incrocio: il tentativo è di Tatomir dal limite. Poi grande pressione, la spinta del pubblico, un calcio d'angolo dietro l'altro. Il gol al 37': angolo di Arno, testa di Unniemi, respinta prodigiosa di Marruocco, arriva Cipriani come una furia e la mette in porta. La gente di Cava spinge ancora di più. Al 45' fallo di mano sospetto in area di Moi, da terra aveva frenato Ercolano. Il Foggia? Una sola vera palla gol, frutto tra l'altro di un'ingenuità dei difensori della Cavese. Al 25' rimessa laterale affrettata di Unniemi, Farina controlla male e si fa soffiare palla da Salgado: l'attaccante arriva davanti a Mancinelli e prova il pallonetto, gli va male perché il portierone della Cavese è attento.
Nella ripresa la Cavese completa l'operazione rimonta. Parte già forte, poi Campilongo sostituisce l'infortunato Unniemi con Tarantino, un altro attaccante. Schetter arretra sulla linea dei difensori, la Cavese diventa ancora più offensiva. Il raddoppio al 12', la palla arriva al limite, Tatomir carica il destro, leggera deviazione di un difensore e Marruocco è battuto. Poi arriva anche il 3-0: è di Tarantino al 35'. Moi buca una palla centralmente, s'infila l'attaccante che la mette nell'angolo più lontano. Sembra fatta, poi la beffa targata Mastronunzio. Ma questa Cavese merita un applauso, lungo un intero campionato.
L'addio di Campilongo: «Ringrazio tutti, il mio ciclo è finito»
Campilongo dà l'addio, l'anno prossimo allenerà in serie A oppure in B. «Il ciclo a Cava si è chiuso, ringrazio tutti, la società, i tifosi, i calciatori. Sono stati tre anni straordinari, vissuti con grandissima intensità. Dove andrò? Presto per dirlo, non è importante la categoria. Quelli che contano per me sono i programmi. Ma è inutile dire che Cava e la Cavese mi resteranno sempre dentro». La Cavese ha sfiorato l'impresa, a condannarla un gol a 30 secondi dalla fine. «Una punizione che non andava fischiata a favore del Foggia, poteva starci un fallo laterale. La decisione dell'arbitro ha sicuramente influito. La palla è finita lì in mezzo ed è arrivato il gol. Purtroppo nel calcio ci sta».
Applaude tutti i suoi giocatori. «Sono stati straordinari, dal primo all'ultimo. Hanno interpretato la partita come dovevano, sono stati lì, ci hanno creduto. Ancora una volta hanno dimostrato che quest'anno per loro tutto era veramente possibile». A Foggia finì sotto accusa per i cambi, stavolta nel retour match non ha sbagliato nulla. «L'ingresso di Tarantino era previsto, ha fatto bene ed è riuscito anche a segnare. Ho arretrato Schetter sulla linea dei terzini per tenere ancora la squadra alta ed arrembante. Il cambio di Cipriani, purtroppo, è stato obbligato ed ho inserito Sportillo, con lui indubbiamente la linea difensiva è un po' arretrata. Ed infine ho messo Perna per cercare di tenere la squadra più su e per avere uno più alto sulle situazioni dei colpi di testa. Il Foggia? Va in finale con 2 gol segnati in pieno recupero. Purtroppo il calcio è anche questo».
Della Monica: «Il progetto prosegue»
Il patron della Cavese, Antonio Della Monica, in sala stampa viene a conoscenza delle intenzioni di Campilongo di allenare in un'altra piazza: «E' presto adesso per pensare a queste cose. Innanzitutto dovremo incontrarci con Campilongo, che è ancora sotto contratto, e poi il direttore sportivo Dionisio penserà al suo sostituto. L'importante sarà proseguire nel progetto e questo al di là degli uomini. E poi, dovremo ripartire come quest'anno, pensando di fare un passo alla volta».
Fonte: Il Portico
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