Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, la speranza si chiama Ciano
Inserito da Andrea De Caro (admin), martedì 19 ottobre 2010 00:00:00
Sono bastate poche partite al giovane Camillo Ciano per conquistare la tifoseria metelliana ed infiammare la piazza biancoblù. La quale sta vivendo uno dei momenti più difficile di tutti i 90 anni di storia della Cavese, ma grazie all’abnegazione di Schetter e compagni e in particolare ai gol del più piccolo dei Ciano riesce a guardare con ottimismo al futuro nonostante i tanti problemi. Anche gli attesi punti di penalizzazione fanno un po’ meno paura dopo l’ennesima convincente prova degli aquilotti.
Camillo Ciano ha giá segnato 6 gol in 7 partite e basta questo semplice dato per far capire il potenziale "bomber" che la societá biancoblù si ritrova tra le mani. Un goleador che i tifosi chiedevano da anni e che è sempre stata la "pecca" delle ultime stagioni dei club biancoblù. C’è voluto l’arrivo di una vecchia volpe come il dg Maglione per portarlo a Cava e l’entusiasmo della societá, con in primis Spatola, per riuscire a strapparlo ad una concorrenza agguerrita che vedeva Empoli e Portogruaro in pole position.
Alla fine l’ha spuntata la Cavese che ora si coccola il proprio gioiellino che è riuscito a conquistare tutti e dimostrarsi un attaccante vero nonostante la giovane etá. Tant’è che Camillo Ciano ha giá quasi eguagliato le reti (8) totalizzate lo scorso anno in Prima Divisione con il Lecco in 32 partite. Poco male per un ragazzino di appena 20 anni che è alla sua seconda esperienza in terza serie.
Dopodichè qualsiasi obiettivo calcistico non gli sará precluso come sostiene il dg biancoblù Maglione che scherzando bacchetta il suo pupillo. «Sono scontento di Camillo perché davanti a se ha un gran futuro, ma deve migliorare. Ha un sinistro fantastico ed è bravo anche di destro, ma se impara a giocare senza palla, in fase di non possesso ed a sfruttare meglio gli spazi può davvero arrivare in serie A. Se fa tutto ciò sono certo che non possiamo definire quale possano essere i limiti della sua carriera. Io come consiglio gli ho detto di vedersi i video delle partite di Milito per osservare i movimenti senza palla del campione argentino».
Come la Cavese sia riuscita a strapparlo alla concorrenza è presto detto. «Beh un po’ di credibilitá personale - afferma Maglione - penso di essermela guadagnata in questi tanti anni di calcio. Ma i meriti vanno divisi sicuramente tra lui, il fratello e il presidente Spatola. La volontá di Camillo di venire a Cava e non in altre piazze è stata fondamentale, così come il martellamento continuo del fratello Michele che per più di un mese ha lavorato tanto per farsi raggiungere. Poi ovviamente decisiva è stata l’ultima telefonata di Spatola che ha chiuso il cerchio. Mettendo a segno un gran colpo per la Cavese sia perché ci siamo assicurati un calciatore che fa tanti gol, sia perché è giovane e ci consente di ricevere i contributi dalla Lega per le sue presenze, sia, infine, perché grazie all’opzione di riscatto ed il contro-riscatto da parte del Napoli arriverá qualche soldo nelle casse societarie».
Fonte: Il Portico
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