Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, la squadra accusa la società
Inserito da (admin), mercoledì 25 febbraio 2015 00:00:00
I giocatori della Cavese non ne possono più. Dopo le dichiarazioni di De Rosa contraddette dal co-presidente Vertolomo, dopo l’intervento di Manzo su Facebook a difesa del capitano, i metelliani, stanchi della mancanza di chiarezza, portano tutti a conoscenza delle problematiche tuttora esistenti, tra cui la mancanza di un medico sociale dopo l’esonero del dott. Massa ed il ritardo nei pagamenti dei rimborsi. La squadra avrebbe voluto esporsi già da un mese, ma ha deciso di diramare solo ieri un comunicato stampa, firmato appunto da giocatori e staff. Ciononostante, la squadra va avanti.
«43 punti sul campo, guadagnati con onore, sofferenza e dignità, quella che ci stanno togliendo pian piano, facendoci mancare anche le cose più semplici, necessarie per una qualsiasi squadra di calcio ed ancor di più per una squadra ed una città che hanno una storia da difendere - si legge nel comunicato - Cose semplici, come avere durante gli allenamenti un massaggiatore, che manca da novembre, quando furono allontanati massofisioterapista e medico sociale, mai sostituiti, e solo grazie all’amicizia, alla professionalità e alla struttura della dott.ssa Teresa Amarante e del grande impegno gratuito di Ugo Russo, si è sopperito a questa grave mancanza. Schiacciante è l’assenza, nella famigerata trasferta di San Severo, di un medico sociale al seguito, dove con tutta probabilità si poteva rimediare in tempo, o quantomeno, fare il possibile per rinviare la gara: cosa che purtroppo non è stata possibile e siamo scesi in campo rischiando la nostra integrità fisica. Altro problema l’assenza per oltre un mese del preparatore dei due portieri, under, costretti ad allenarsi da soli, da pochi giorni rimediata con Pietro Casillo. Ci chiediamo: perché? Andare al campo di allenamento senza avere una certezza che si svolga a Pregiato per problematiche della società col Comune. Tra qualche giorno il ritardo delle mensilità salirà a 3, con la preoccupazione ormai certa di quale sarà il futuro da qui a fine stagione.
Il tempo delle “chiacchiere” è finito. Non ultimo problema, il nostro rimborso spese pagato con assegni risultati scoperti. Alcuni tesserati, nei giorni scorsi, sono andati a firmare le liberatorie dei suddetti assegni all’Ufficio Anagrafe del Comune per salvare quanto meno l’onorabilità e la storia della Cavese e per evitare l’ennesimo schiaffo a questa gloriosa maglia blufoncé. Abbandonati come domenica: solo grazie alla presenza di Riccardo Tanimi si è potuto provvedere al pagamento del pranzo prima della partita a Vallo. Tante le domande che ci poniamo a cui non troviamo risposta: una su tutte, il perché dell’ingresso di Lettieri come dg. Ed ancora, perché domenica, in una partita delicata per la “nostra” classifica, avevate imposto al mister di non schierare De Rosa e Manzo? Allora via la maschera, anche perché la verità prima o poi verrà fuori e non ci saranno scuse. Continueremo fin quando ci verrà data la possibilità di onorare, lottare e vincere per questi colori che abbiamo scelto con grande entusiasmo, per i tanti tifosi che ci seguono e ci sostengono sempre. Fate chiarezza!».
La conferenza stampa di ieri è stata annullata dai soci della Cavese per ragioni organizzative, ma la tifoseria è inferocita.
Orlando Savarese
Fonte: Il Portico
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