Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, Melotti resta in panchina
Inserito da Orlando Savarese (admin), martedì 29 marzo 2011 00:00:00
Mauro Melotti rimane ancora sulla panchina della Cavese, e tutti in silenzio stampa e in ritiro. Lo ha deciso la società, respingendo dunque il preannuncio di dimissioni del mister modenese, il quale avrà tutto quello che ha chiesto alla dirigenza. Insomma, carta bianca per portare avanti la sua esperienza alla guida della compagine metelliana, sempre in fondo alla classifica della Prima Divisione. Ieri pomeriggio l’ufficializzazione delle scelte societarie con un comunicato.
Dopo il pareggio striminzito ottenuto in casa con la Virtus Lanciano, Mauro Melotti aveva sbottato in conferenza stampa, lamentando per prima cosa la qualità approssimativa e insufficiente del campo di gioco del "Simonetta Lamberti", che non consentirebbe un livello di gioco notevole per i giocatori più tecnici della sua squadra. In seguito, il tecnico ha constatato l’impossibilità di lavorare in un ambiente ribollente di contestazioni, di chiacchiere, e di rabbia per gli errori di alcuni singoli, dirigenti e calciatori in campo.
La situazione è inoltre acuita dal divario della Cavese con la penultima in classifica, che ora è sei punti più avanti. Uno in meno di prima, ma sono sempre tanti punti. Per prima cosa, la Cavese ha a cuore l’esigenza di Melotti di avere un campo in condizioni migliori di quelle di adesso perché la squadra possa praticare il calcio che vuole lui. Di questa situazione, il patron Spatola e il dg Maglione si sono fatti carico informando l’amministrazione comunale di Cava: ci sarebbero stati disguidi riguardanti la conduzione dell’acqua dall’acquedotto fino al campo, e per questo motivo non sarebbe stato possibile innaffiare il manto erboso. Probabile che in settimana il problema possa essere risolto.
L’intenzione della Cavese di condurre tutti in ritiro in un’altra città (con silenzio stampa di tutti i tesserati a tempo indeterminato) ha una doppia chiave di lettura. Il primo significato è quello di consentire un miglioramento delle condizioni del campo di gioco del "Simonetta Lamberti" senza che esso venga calpestato. Il secondo significato è quello di aiutare la squadra a ritrovare la forma e la serenità giuste, evitando di esporla a critiche ingenerose che non hanno certo giovato al suo stato d’animo attuale. Ecco spiegata la decisione di far stare il gruppo di calciatori lontano da Cava de’ Tirreni: se ciò sarà servito lo si capirà solo in occasione della prossima partita, che gli aquilotti giocheranno il 3 aprile con il Barletta.
Il pessimismo cosmico ora sta dilagando sempre più a macchia d’olio nell’ambiente metelliano. Malgrado la Cavese abbia rosicchiato un punto al Viareggio, contemporaneamente sconfitto a Terni, chi ci crede ancora meno è la tifoseria. Effettivamente l’atteggiamento di alcuni sostenitori aquilotti si è dimostrato essere controproducente rispetto all’obiettivo di dare una scossa alla squadra: non è ammissibile, dopo aver richiesto civilmente le dimissioni a un dg, far esplodere una bomba carta a pochi metri di distanza.
Col Barletta ancora out bomber Camillo Ciano
Cavese-Barletta, una partita diversa ma sempre con un Camillo Ciano in meno. L’attaccante scuola Napoli ha le polveri bagnate da tempo, ma non è tutto: in questo periodo è un giocatore sconfortato, come testimoniano i due cartellini gialli rimediati contro il Lanciano, e il rigore calciato in maniera non proprio perfetta. Così come era accaduto lo scorso 13 marzo, Ciano non potrà giocare con il Barletta perché è in arrivo per lui la squalifica: l’avversario di quella partita del 13 marzo era sempre il Barletta. Sembra uno scherzo del destino.
Alla ripresa degli allenamenti della Cavese ci dovrebbero essere anche Schetter, Di Napoli e Del Sorbo. L’interrogativo in vista della partita di domenica prossima è comunque questo: la Cavese sfrutterà anche con il Barletta i due under? La risposta è "ni": da un lato la società preferirebbe usufruire di qualche contributo in più per l’utilizzo dei due giovani al di sotto dei 21 anni; diversamente, mancando tra gli altri di Camillo Ciano e di Citro, la squadra potrebbe aver bisogno di esperienza in un finale di campionato che si preannuncia tutto in salita.
Fonte: Il Portico
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