È il primo test della stagione e si gioca in famiglia, ma c'è già un mare di indicazioni da poter trarre al di là del risultato finale, che vede imporsi la formazione in casacca blu per 4-0 su quella in pettorina bianca. Camplone nel corso della prima frazione di gioco sperimenta la Cavese "ideale", piazzando a protezione di Petrocco i difensori centrali Farina e Cipriani, completando la retroguardia con Frezza e Nocerino, mandando in mediana Porro, Alfano e Favasuli, affidandosi in attacco a Sorrentino, Tarantino e Schetter. C'è ben poco da dubitare: sono questi gli 11 interpreti che per adesso il tecnico aquilotto considera titolari. A giusta ragione. Perché per 45 minuti l'azione si sviluppa quasi costantemente nella metà campo delle riserve, perché Sorrentino ha caratteristiche da attaccante puro, perché sugli esterni - nonostante la concorrenza di Bernardo ed Aquino - Schetter e Tarantino viaggiano già a ritmi piuttosto sostenuti.

È un gran bel vedere il primo tempo: fraseggi rapidi, tagli costanti dei laterali ed automatismi già discreti. Anche se i primi 2 gol nascono da disattenzioni dei singoli: la prima è del giovane centrale Di Pietro, che al 5' spedisce goffamente la sfera alle spalle di Sannino, la seconda (15') è di Renzani (terzino sinistro ex Flaminia in prova), che emula il collega di retroguardia regalando alla Cavese dei titolari il raddoppio. Il tris lo serve al 22' Sorrentino al termine di un'azione spettacolare.

Nella ripresa, ovviamente, Camplone mischia le carte, manda Scartozzi, Porro, Pierotti ed Aquino tra i titolari e valuta anche la condizione di Shiba e Di Nardo. La gara la manda in archivio dopo appena 8 minuti Aquino, realizzando il 4-0 per gli uomini in casacca blù. Particolarmente soddisfatto il tecnico Camplone: «Non potevo pretendere di più da questa prima sgambatura stagionale. Tutta la squadra ha risposto bene alle sollecitazioni sia fisiche che tattiche». Salta, intanto, l'amichevole di domani con la Primavera della Lazio. Il ds Dionisio ha già contattato una rappresentativa di Viterbo.