Nella quiete romana della Borghesiana la Cavese continua la sua marcia di avvicinamento alla sfida con il Rimini. Una seconda trasferta consecutiva che si preannuncia difficile e resa ancora più ostica dalla sconfitta rimediata a Reggio Emilia. Proprio l’1-0 emiliano, dopo i 4 pareggi consecutivi nelle prime 4 gare di campionato, ha “partorito” il ritiro.

Il primo ko stagionale in campionato, infatti, ha suggerito all’allenatore Maurizi di evitare il ritorno dei suoi aquilotti nella Valle metelliana, per rifugiarsi nel centro sportivo laziale. Una scelta che ha, ovviamente, amplificato qualche voce messa in giro, ad arte, nella settimana scorsa e fatto storcere il naso a più tifosi. Ma che è stata dettata, come hanno spiegato lo stesso tecnico ed i massimi dirigenti del club di via Balzico, esclusivamente per consentire alla squadra di lavorare nella più totale serenità e cementare ulteriormente il feeling fra vecchi e nuovi arrivi. Oltre che per evitare, o quanto meno ridurre, il lungo viaggio verso Rimini che avrebbe atteso gli aquilotti nel caso in cui si fossero regolarmente allenati a Cava de’Tirreni.

Insomma, tutti motivi validi ed anche condivisibili, ma che implicitamente confermano il momento particolare che sta vivendo la Cavese. Dopo 4 pareggi e 1 sconfitta serve subito cambiare rotta e cercare di brindare alla prima vittoria stagionale per evitare di creare ulteriori malumori e mettere davvero sulla graticola l’allenatore Maurizi, che alcuni vorrebbero già alla prova del 9.

Molto più probabilmente, invece, il tecnico laziale ha a disposizione almeno altri due match-ball, come qualche spiffero societario ha lasciato intendere, anche se ufficialmente la dirigenza lo ha confermato in pieno, specificando pure che la trasferta di Rimini non sarà assolutamente decisiva per le sorti del proprio tecnico. Importante, però, sarà sicuramente riuscire ad ottenere un buon risultato nella prossima trasferta per guardare con maggiore ottimismo al futuro prossimo della Cavese.