Ancora una giornata di silenzio per l’allenatore della Cavese, Marco Rossi, che, dopo aver disertato la sala stampa dello “Jacovone” al termine del posticipo con il Taranto, ha saltato anche l’abituale appuntamento con la stampa metelliana al “Lamberti” dopo la prima seduta d’allenamento settimanale degli aquilotti.

Nessun silenzio stampa o altro, ma una semplice decisione del tecnico. Un silenzio, però, che ovviamente fa rumore e non può passare inosservato in un momento difficile come quello che sta attraversando la formazione biancoblù. La Cavese è in piena crisi di risultati e non ci vuole certo un corso a Coverciano per rendersene conto. 3 punti in 6 partite sono un quadro più che eloquente sul particolare momento di difficoltà degli aquilotti. Ed è ovvio che a finire sul banco degli imputati, come avviene di norma in queste situazioni, è proprio l’allenatore Rossi, a cui i tifosi biancoblù, pur consapevoli dei tanti ostacoli incontrati finora, attribuiscono le colpe maggiori di questa pessima partenza in campionato.

Di fronte a questi numeri anche i grossi problemi societari non possono essere utilizzati come appigli o eventuali scusanti. La mancanza di risultati, e soprattutto di vittorie, della squadra metelliana è sotto gli occhi di tutti e probabilmente con una normale situazione “societaria” ci sarebbe stata già la svolta. Anni fa il tecnico Renato Cioffi, contestato dai tifosi sin dalle prime gare, durò appena 5 partite, mentre lo scorso anno Maurizi, anch’egli criticato quasi dalla prima giornata sia dai tifosi che da alcuni dirigenti, rimase in sella per una decina di giornate in più, ma non arrivò a “mangiarsi il panettone”. Oggi, invece, la situazione è completamente diverse a causa della grossa incertezza che aleggia sulla società biancoblù ed appare difficile che in questa situazione si possa dare la tipica “scossa”. Occorrerebbe, infatti, che la “scossa” arrivi prima in sede societaria e si chiarisca finalmente qual è la società e quale la strada da intraprendere. Dopo sarebbe tutto più facile.

L’unica cosa certa è che il tecnico Rossi, il quale si è lasciato sfuggire un semplice «in queste situazioni è meglio non parlare», gode del pieno sostegno del patron Spatola e della squadra, che attraverso Alfano ha cercato di fare scudo al proprio allenatore. «A mio avviso non c’è nessun problema tecnico o tattico. Purtroppo, non stiamo raccogliendo quanto meriteremmo ed ancora una volta ci ritroviamo ad analizzare una sconfitta che si poteva evitare. Per quanto mostrato durante la gara, da Taranto dovevamo tornare con un risultato positivo. Invece non è stato così. L’unica cosa che mi sento di dire è che dobbiamo migliorare. Dobbiamo essere più cinici nella fase offensiva e più attenti in quella difensiva. Ora non ci resta che continuare a lavorare e prepararci al meglio per la gara contro il Siracusa. Uno scontro diretto importantissimo contro una squadra che ha i nostri stessi punti».

Troise verso il recupero

Grande apprensione in casa metelliana per le condizioni fisiche del difensore Troise, uscito anzitempo nella gara contro il Taranto per una botta alla testa che ne ha provocato il trasporto in ospedale per effettuare una Tac, che ha escluso qualsiasi problema per l’esperto centrale biancoblù, ieri regolarmente sceso in campo al “Lamberti” per riprendere gli allenamenti. Le sue condizioni sono buone, ma in questi casi è d’obbligo la massima prudenza. Sul rettangolo di gioco si sono rivisti anche Sirignano, Citro e Carbonaro. Unico assente l’attaccante Bernardo, che nel pomeriggio si è recato a Perugia per sottoporsi ad una visita dal dott. Cerulli. Sulle sue condizioni non c’è stata alcuna nota ufficiale, ma a quanto pare il problema al ginocchio potrebbe essere più grave del previsto. Si parla di un’eventuale operazione al menisco, che lo potrebbe tenere fermo per circa un paio di mesi. Intanto, oggi dovrebbe arrivare l’ufficializzazione dell’anticipo alle ore 14.30 della gara Cavese-Siracusa.