Tu sei qui: Economia e TurismoCavese sempre più a rischio
Inserito da (admin), martedì 28 giugno 2005 00:00:00
È una corsa contro il tempo e ad handicap, quella che si sta svolgendo a Cava de'Tirreni. Entro giovedì bisognerà trovare i 207mila euro per la fideiussione. Condizione iniziale senza cui non si può parlare di iscrizione confermata nel calcio professionistico. La raccolta pubblica pro-fideiussione, avviata dal consigliere incaricato alla Sport, Carmine Adinolfi, si è attestata ad una cifra molto inferiore a quanto necessario. Solo un quarto della somma è stato raccolto. E solo un miracolo potrebbe in queste ultime ore far raggiungere l'importo richiesto. Particolarmente scettico su questo aspetto il patron biancoblù, Ottavio Cutillo: «Mi dispiace in questi giorni assistere ad un pullulare di notizie, in gran parte false, sulla situazione Cavese, che non fanno altro che stancare psicologicamente il sottoscritto, i tifosi, tutta la città. I debiti della società sono un'inezia rispetto ai buchi milionari di tanti club che sicuramente saranno alla fine salvati dalla politica in queste giornate di strani movimenti nei Palazzi del potere. All'appello, ed è questa la verità che chiunque vorrà potrà leggere sui libri contabili della Cavese, mancano 120mila euro tra Enpals ed Irpef. A questi si devono aggiungere i 207mila euro della fideiussione. Possibile che a Cava de'Tirreni non ci sia nessun gruppo di imprenditori motivati a salvare la squadra?». Questa l'ufficialità del Cutillo-pensiero. «Al momento, sono state fatte solo chiacchiere da tutti, o hanno sbagliato interlocutore. Invece di apparire sui giornali, non è più facile telefonarmi, invitarmi ad un tavolo e farmi proposte decenti? Se ci fosse stato davvero intenzione di rilevare la società, mi avrebbero dovuto contattare. O no?». C'è chi parla di un incontro già avuto, ma andato male, con alcuni imprenditori. «Non sono abituato a mettere in giro prima del tempo notizie che poi si potrebbero smentire da sole. Vi ripeto che attendo, fiducioso, che qualcuno di buona volontà si faccia avanti, perché i soldi della fideiussione non li ho. Altrimenti, avrei provveduto senza fare tutte queste storie». Ma il tempo scorre e la tifoseria diventa sempre più nervosa e preoccupata. Vuole certezze sul futuro della magica Cavese di quest'anno. Certezze che solo le prossime ore, sempre più frementi, potrebbero dare. E sicuramente non resterà a guardare che i veti incrociati, sbandierati ai quattro venti, tra Cutillo, Della Monica, Russo, Montella ed altri ancora, possano cancellare di nuovo la Cavese dal calcio professionistico. Proprio ora che un possibile ripescaggio poteva lanciarla in C1.
Ritiro, già bloccato l'albergo
È tutto pronto già da tempo, ma fermo al palo in attesa degli sviluppi della vicenda iscrizione. La Cavese, i suoi quadri dirigenziali, il direttore sportivo Nicola Dionisio, il consulente della società, Gennaro Brunetti, hanno da settimane bloccato persino l'albergo per il ritiro pre-campionato. La sede dovrebbe essere la stessa dello scorso anno, Rivisondoli, e la data a cavallo tra l'ultima decade di luglio e la prima settimana d'agosto. Sul fronte squadra, almeno 5-6 i calciatori bloccati dal diesse Dionisio. Ma sulla società pende la spada di Damocle della fidejussione e dei debiti che, se non coperti entro il 30 giugno, la metteranno fuori dal calcio professionistico.
Fonte: Il Portico
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