Tu sei qui: Economia e TurismoCavese-Taranto, segnali di disgelo tra le società
Inserito da Andrea De Caro (admin), venerdì 2 aprile 2010 00:00:00
"Anche domani il vuoto, il silenzio, il grigiore di un intero settore a rovinare la festa del calcio. Perché anche domani, anche nello stadio intitolato alla piccola Simonetta Lamberti i tifosi del Taranto non ci saranno". Inizia così la lettera inviata alla Cavese ed ai suoi tifosi dal presidente del Taranto Vincenzo D’Addario in vista della partita di domani pomeriggio.
Una gara che da anni è stata caratterizzata per l’accesa rivalitá tra le due tifoserie e proprio a causa di questo motivo da diversi anni a questa parte viene disputata soltanto alla presenza dei supporters di casa.
I settori ospiti del Lamberti e dello Jacovone, infatti, restano sempre desolatamente vuoti a causa dei divieti e dalle restrizioni imposte dagli organi preposti ed è per questo che il presidente del Taranto, stufo e amareggiato di questa situazione, ha voluto scrivere di proprio pugno una lettera che ha poi inviato alla dirigenza della Cavese ed a tutta la tifoseria biancoblù.
Una mano tesa, un primo passo per cercare di riavvicinare le due tifoserie, le due cittá e restituire all’antico fascino le sfide tra Cavese e Taranto che in passato hanno sempre richiamato tanti tifosi sugli spalti. Perché il bello del calcio è anche, se non soprattutto, quello di vedere i colori e sentire i cori delle due tifoserie come spiega proprio il numero uno del club pugliese a cui "sarebbe piaciuto - mentre i nostri calciatori affronteranno i vostri beniamini - poter vedere i nostri tifosi confrontarsi con voi. Poter ammirare, in un clima di lealtá e di sportivitá, due antiche tifoserie sostenere i propri colori. Perché il vuoto di quel settore priva il calcio della sua parte migliore".
Una delle bellezze, praticamente, del gioco del pallone, nonché uno spettacolo nello spettacolo, fermo restando che poi sará sempre e solo il campo a decidere le sorti dei contendenti. Nel pieno spirito sportivo come spiega il patron D’Addario nella sua lettera, non lesinando elogi sinceri ai dirigenti della Cavese: "Veniamo a Cava de’ Tirreni, come sempre, per fare una grande prestazione e provare a fare nostro il migliore dei risultati. Lieti della signorilitá e del trattamento con cui la vostra societá ha saputo ricambiare i gesti di sincera ospitalitá e di concreta amicizia da noi offerti quando, nel girone di andata, toccò a voi lasciare vuoto il settore ospiti".
Una bella lettera, quella inviata dal presidente D’Addario, che ha subito trovato piena condivisione tra i dirigenti della Cavese, il cui augurio è che questo sia davvero il primo passo per ridare ai tifosi la gioia di poter assistere a partite come quelle di domani pomeriggio. Dove oltre ai 22 in campo i veri protagonisti sono sempre state le due tifoserie con il loro calore, colore ed incitamento. Segnali di disgelo importanti, chissá che la prossima partita con il Taranto non si possa giocare a porte aperte.
Fonte: Il Portico
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