Tu sei qui: Economia e TurismoCutillo-Campilongo, tregua per la C1
Inserito da (admin), mercoledì 30 marzo 2005 00:00:00
Un lunghissimo faccia a faccia alla ripresa degli allenamenti, a Mugnano del Cardinale, tra presidente, tecnici e giocatori. La Cavese deve ritrovare la serenità perduta e la grinta dei tempi migliori se vuole centrare l'obiettivo promozione. E' stata l'occasione per i due protagonisti del fuori-programma di sabato scorso a Melfi, Cutillo e Campilongo, di chiarire ufficialmente il mistero che aveva avvolto quel dopo-gara, con le dimissioni clamorosamente annunciate dall'allenatore aquilotto e poi ritirate nel giro di poche ore. «Ho provato a blindare i ragazzi - ammette Sasà Campilongo - in quel momento di sconforto per la sconfitta patita e per l'aggancio subito dal Manfredonia. In uno spogliatoio ogni allenatore vuole una propria autonomia nel gestire il gruppo e non può accettare, senza alzare anche lui la voce, ingerenze da parte di nessuno. Anche se fosse il presidente. Patron Cutillo è un passionale, dunque difficilmente si trattiene. Tutto qui il giallo. Io ho detto ai ragazzi che avremmo parlato della sconfitta a mente fredda, il presidente ha voluto farlo a caldo. Non potevo stare a guardare senza reagire. Ma ci siamo chiariti e tutto è finito lì. Anche perché remiamo tutti nella stessa direzione». Smentisce, così, le voci di dissidi di diversa natura tra loro. E' solo una questione di mancanza di tatto da parte del presidente. «Avevo visto la squadra giocare non bene - commenta l'episodio Ottavio Cutillo - come se le vacanze pasquali le avessero già cominciate. Questo non mi va, perché a questa maglia dobbiamo tenere tutti con la stessa intensità. Ho invaso lo spazio altrui per caricare la squadra e non per svilire o sminuire altre figure di riferimento nello spogliatoio. Ma per me è un capitolo chiuso, ormai. Già da sabato sera. Io, Campilongo, Dionisio e Pidone abbiamo chiarito subito. Ed alla ripresa degli allenamenti lo abbiamo fatto anche con tutta la squadra. La Cavese deve riprendere ad interessarsi del calcio giocato e non delle chiacchiere. Domenica prossima ci aspetta un derby da vincere. Per la Juve Stabia non c'è scampo». Ora c'è da recuperare il terreno perduto in classifica a favore delle rivali più agguerrite. «Ci siamo tutti guardati negli occhi - conclude Salvatore Campilongo - ed abbiamo recitato il mea culpa. Per centrare l'obiettivo promozione, a cui teniamo più di ogni altra cosa, dovremo giocare con il cuore queste due interne consecutive che il calendario ci offre come grande occasione di riscatto». Per tutta la settimana gli aquilotti resteranno lontano dal "Lamberti" per gli allenamenti e per la partitella, che domani dovrebbe organizzarsi a Pozzuoli, salvo ripensamenti dell'ultimo momento. Come spesso accaduto, solo la rifinitura di sabato mattina si consumerà sull'erba amica.
Nessun rinvio, il derby domenica
Nessun rinvio all'orizzonte. Dalla società di via Sorrentino smentite le voci di un possibile slittamento del derby di domenica prossima contro la Juve Stabia. L'ordine pubblico sarà gestito senza problemi, hanno fatto sapere dalla Questura di Salerno. Nonostante le concomitanti elezioni regionali, ci saranno agenti a sufficienza per garantire lo svolgimento del derby allo stadio "Lamberti". Da Castellammare di Stabia, intanto, richiesti 500 tagliandi del settore Curva Nord, quello ospite, per la sfida di domenica.
Fonte: Il Portico
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