Prova a mettere chiarezza, in un momento di grande confusione negli ambienti sportivi metelliani, il manager Antonio Della Monica, da sempre deus ex machina della società, azionista di riferimento. Il toto allenatori e le voci che si rincorrono in queste settimane hanno costruito intorno alla sua creatura un clima che non gli piace. «Stiamo in terza serie ed abbiamo ancora una volta raggiunto il traguardo dell'iscrizione a questo campionato grazie ad una gestione oculata della squadra e dello staff tecnico - ha sottolineato il patron della Cavese - La linea della parsimonia ha finora pagato ed abbiamo tutta l'intenzione di continuare a seguirla».

Questo significa dover abbandonare sogni di gloria per la prossima stagione ed un'annata di transizione? «Significa questo ed anche altro - aggiunge Della Monica - abbiamo deciso di affidare il nostro progetto nelle mani di un allenatore abbastanza giovane, che abbia voglia di emergere, ma al tempo stesso di carattere e di personalità per gestire una piazza che è sì tranquilla, ma sicuramente esigente. Intorno a questi capisaldi costruiremo una squadra che sarà il frutto di un mix tra molti della vecchia rosa e qualche volto nuovo in arrivo». La piazza vorrebbe come sempre tutto e subito. Ai tifosi cosa si sente di dire Antonio Della Monica? «Di restare tutti con i piedi per terra e di mantenere la calma. Noi vogliamo continuare a fare sacrifici ed a rispettare gli impegni assunti nella gestione della società, ma non vogliamo certamente svenarci. Questo non lo si può pretendere».

Come per gli ultimi anni, carta bianca a Nicola Dionisio nella costruzione della nuova Cavese? «Sì, era la cosa più ovvia da fare. Dionisio ha ampiamente dimostrato a tutti noi di avere piena conoscenza della serie C e dei suoi protagonisti. Ed ha saputo mantenere la categoria con bilanci per noi soci più che soddisfacenti. La riconferma è più che meritata». E sull'allenatore? Circolano molti nomi: Simonelli, Sanderra, Moriero, Modica. Quale siederà sulla panchina aquilotta? «Carta bianca anche su questo fronte per il diesse Dionisio. Uno può valere l'altro. Basta che abbia quei requisiti che abbiamo individuato insieme. Non abbiamo fretta, perché ci stiamo guardando intorno ed aspettiamo che terminino tutti gli spareggi promozione e retrocessione prima di decidere quello giusto».