«Faremo una grande Cavese per continuare ad alimentare la nostra voglia di volare alto». È un fiume in piena il presidente vicario della società aquilotta, Antonio Fariello. Vuole infiammare la piazza dopo la partenza ufficiale della campagna abbonamenti. Dalla risposta degli sportivi biancoblù il destino futuro della Cavese. Se si dovesse superare quota mille abbonamenti, sarebbe l'inizio di un periodo di grande crescita per tutto il movimento cavese. E di questo è certo il numero uno della società. «L'entusiasmo che si respira in giro ci spinge a fare sempre meglio ed a sacrificare tempo e danaro per programmare un campionato di vertice. Abbiamo programmato - continua Fariello - un piano triennale, che dovrebbe garantire le luci della ribalta calcistica per la nostra squadra. Dovremo essere bravi a non perdere di vista la nostra dimensione provinciale in un calcio che costa sempre di più e con un contorno sempre più povero di danaro. Ma sono sicuro che riusciremo a farci onore a lungo nelle serie che contano».

Dopo i primi tre annunci di acquisti effettuati (Fabrizio Romondini, centrocampista ex Padova, Arezzo, Salerninana; Pietro Sportillo, difensore centrale, in forza la scorsa stagione al Foggia; Achille Andreozzi, difensore laterale destro, baby promessa del Campobasso, con ben 32 presenze in terra molisana in serie D) e dopo l'ufficializzazione della comproprietà acquistata del bomber Peppe Aquino, il mercato aquilotto ora è tutto concentrato sulla ricerca di una punta di esperienza e di peso. Nicola Dionisio si prepara al gran botto. La caccia al centravanti-ariete è aperta. Ma, come per il diesse metelliano, la ricerca di calciatori di ruolo dal fiuto del gol è lo sport in questi momenti più praticato dai colleghi di tutta Italia. I nomi sul taccuino degli operatori di mercato sono sempre gli stessi. Solo l'amicizia, i rapporti tessuti in anni di lavoro ed il danaro faranno la differenza in un campo pieno di concorrenza.

Bocche cucite dei dirigenti, ma nonostante ciò radiomercato è piena di contatti che avrebbe preso Dionisio con procuratori e direttori sportivi di mezza Italia. Obbiettivo numero uno: la punta centrale. Il sogno sempre più proibito resta Gigi Castaldo, svincolato dalla Juve Stabia per mancanza di fondi e corteggiato da società di categoria superiore, come il Siena ed il Perugia. L'alternativa meno costosa, ma per caratteristiche fisiche molto simile all'identikit fatto dall'allenatore Campilongo, è rappresentata da Gaetano Pignalosa, ex Savoia, Avellino, Giugliano e Cisco Roma. 185 cm per 80 kg, un fisico roccioso ed un gran fiuto del gol per il calciatore nato a Napoli 25 anni fa. Ma Nicola Dionisio ha puntato anche Tozzi Borsoi del Sassari Torres. La trattativa è davvero ben avviata. Tramontata, invece, quella per Antonio Di Nardo, tesserato del Frosinone, ma in prestito alla Pistoiese da gennaio scorso. Un doppione di Aquino, il calciatore nato a Mugnano e ben noto a Dionisio per averlo avuto nella sua scuderia ai tempi del Benevento.