Tu sei qui: Economia e TurismoGli esperti votano Cavese
Inserito da (admin), mercoledì 23 marzo 2005 00:00:00
Gli esperti della C1, i maghi delle panchine di terza serie, votano Cavese. Senza ombra di dubbio. Eziolino Capuano, tornato a Sora, e Roberto Chiancone, fermo dopo l'addio al Martina, scommettono ad occhi chiusi sulla squadra di Campilongo. Meno ottimista un altro esperto della categoria, tra l'altro un ex cavese: Ciro De Cesare. A 7 partite dalla fine entrano in ballo tanti fattori: l'esperienza, la panchina lunga, la tenuta atletica. Al momento, la Cavese ha 3 punti di vantaggio sul Manfredonia, ma i giochi sono ancora apertissimi. Mister Chiancone, che ha toccato il punto più alto della carriera con i play-off per la serie B raggiunti con la Juve Stabia, quando perse in finale contro la Salernitana, afferma: «A Cava ci sono tutti i presupposti per centrare la promozione. Si è ricreato l'entusiasmo dei tempi migliori, la tifoseria è da categoria superiore. Per me è la favorita numero uno al salto di categoria, finirà al primo posto senza passare per i play-off». Pronostico secco, come si dice. Motivato però, e non lanciato solo per spirito campanilistico: «La Cavese è partita a fari spenti. Non aveva l'assillo di vincere il campionato e così è andata avanti con la giusta serenità. E' stata sempre in testa senza soffrire troppo lo stress. Merito questo dell'allenatore e dei giocatori, che si sono mantenuti umili e distaccati al punto giusto da tutto ciò che accade intorno». Cavese grande favorita, quindi. La pensa allo stesso modo Eziolino Capuano, salernitano, che ha vissuto proprio a Cava una delle parentesi più importanti della sua carriera: «A Cava sono legatissimo e ho tanti amici. Vi ho allenato tre anni, tra i più belli della mia carriera. Un periodo indimenticabile. Il pubblico è meraviglioso. Basta questo per farmi dire che la Cavese andrà in C1. Un traguardo che andrebbe dedicato a Ciccio Troiano, il vero artefice della rinascita del calcio a Cava». Parla prima da tifoso, Capuano. Ma poi soprattutto da tecnico: «C'è il mix giusto tra anziani e giovani. Una squadra ottimamente allestita in fase di mercato. In queste categorie vince chi ha più fame, chi ha voglia di arrivare sempre e comunque per primo sul pallone. E direi che queste sono le caratteristiche principali della Cavese». Più cauto Ciro De Cesare. L'anno scorso vinse il campionato di C2 con il Frosinone. Conosce bene la categoria, anche se ha giocato per anni in B e C1, e dà consigli su come vincere il campionato: «I giovani vanno bene, ci mancherebbe. Ma in questi campionati sono soprattutto i giocatori esperti a diventare determinanti nelle partite decisive. Conosco Campilongo, è un ottimo allenatore, ho giocato con lui in passato. So che la Cavese è una bella realtà e sta facendo benissimo, ma se devo essere sincero, darei qualche chances in più al Manfredonia». Pronostico che De Cesare spiega così: «Negli scontri diretti che decideranno il campionato, risulteranno fondamentali l'esperienza e le qualità tecniche. Da questo punto di vista il Manfredonia è sicuramente la squadra più forte della C2. E poi, alla lunga, un altro elemento che fa pendere l'ago della bilancia dalla parte dei pugliesi è rappresentato dalla panchina lunga. Il Gela, invece, è tagliato fuori. La Cavese ha dalla sua un pubblico da categoria superiore. Volendo dare delle percentuali, dico: Manfredonia 51% e Cavese 49%».
Cavese, secondi tempi da record
Manfredonia 57 punti, Giugliano 47, Gela 42, Cavese 40, Latina 39, Juve Stabia 38. No, non stiamo commettendo un errore madornale. E' questa la parte alta della classifica del girone C della C2 se tutte le partite finora disputate fossero durate soltanto 45 minuti. A fine primo tempo, dunque, i giochi per la promozione diretta in C1 sarebbero ormai fatti, con il Manfredonia a +10 sulla seconda e con una Cavese solo quarta, alla ricerca di un piazzamento play-off, incalzata dal Latina e dalla Juve Stabia. Nelle riprese, dunque, gli aquilotti hanno guadagnato 17 punti (da 40 a 57), passando dal quarto al primo posto, mentre il Manfredonia ne ha persi 3 (da 57 a 54) ed è secondo.
Fonte: Il Portico
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