Tu sei qui: Economia e TurismoGrande Cavese, espugnato il "Curi"
Inserito da (admin), lunedì 7 maggio 2007 00:00:00
Signori, la Cavese è tornata. Più forte di prima, dopo il mezzo passo falso con il Teramo. Vittoria a Perugia, 4° colpo in trasferta dell'anno, 3° posto irrobustito e l'Avellino ancora raggiungibile al 2°. Il team di Campilongo corre, pressa, raddoppia, arriva sempre prima sul pallone e si ripropone con pericolosità. Va a mille all'ora ad una velocità doppia, tripla, rispetto a quella del Perugia. Squadra corta, linea difensiva alta, capacità di sfruttare l'anticipo e di ribaltare velocemente l'azione. Tutto questo è la Cavese, un'orchestra perfetta con tutti gli interpreti al posto giusto. Nella linea difensiva entrano Nocerino e Sportillo, sontuosi entrambi. E poi i centrocampisti che aggrediscono il portatore di palla, i tre maratoneti Alfano, Tatomir e D'Amico, rubano spazio ed idee agli avversari. A far male ci pensano Schetter, imprendibile sulla sinistra, che va sempre nell'uno contro uno contro Rizzo, ed Aquino, bravo a cercare la profondità, in mezzo Ercolano che lavora di sponda.
Messa così, la Cavese giganteggia e nel primo tempo confeziona occasioni da gol a grappoli, una dietro l'altra. Di gol ne arriva uno soltanto, su calcio di rigore. Lo segna Aquino al 28', freddissimo con il destro a spiazzare Pinzan. A procurarselo è Schetter con l'ennesimo guizzo da favola, allunga il pallone e trova il piede di Mocarelli che lo butta giù. Prima e dopo il rigore solo e soltanto Cavese. Tre occasionissime già nei primi 10 minuti. Pronti, via: Schetter di testa (1') costringe ad un prodigio Pinzan, il suo colpo di testa su cross di Alfano era indirizzato nell'angolo alto. Al 5' numero di Schetter che mette in mezzo, Aquino irrompe in scivolata, ma da un metro mette alto. Al minuto numero 8 ancora uno spunto di Schetter, che pennella per la testa di Aquino, colpo di testa e gol che sembra già fatto, ma Pinzan è bravissimo a deviare di piede. E poi, altra clamorosa palla gol al 30': azione avvolgente, da Cavese, D'Amico cambia gioco, testa di Alfano, irrompe Ercolano, che da un metro non riesce a far meglio che centrare Pinzan.
Il Perugia? Solo calci d'angolo, tanto nervosismo, entrate dure, spesso gratuite. L'unico tiro in porta è di Guadalupi (21'), conclusione a giro che sfiora il palo alto di Mancinelli. Si riparte allo stesso modo nella ripresa, con la Cavese sprint. Ripartenza fulminante di Aquino (1'), che semina Bernini sulla corsa e poi, invece di puntare dritto in porta, cerca l'appoggio ad Ercolano, che viene anticipato. Il Perugia resta in inferiorità al 14': Mocarelli commette fallo intenzionale su Tatomir, lanciato in ripartenza, e viene espulso. Ma in 10 uomini i grifoni hanno un sussulto di orgoglio. Un brivido al 23': cross di Angeli, con Mancinelli che blocca sulla linea. Un altro brivido al 25': altro cross dalla sinistra, svetta Rubini che colpisce di testa, la palla viaggia sulla linea e viene allontanata. Ancora un brivido, l'ultimo, al 41': Bernini tira basso, Mancinelli para con l'aiuto del palo. Poi Baldini ha un raptus di follia, calpesta la testa di D'Amico e viene espulso. Perugia in 9, Cavese in trionfo.
Campilongo felice: «Siamo stati perfetti»
Un'altra perla dell'allenatore biancoblù Campilongo, l'ennesima. Vinto alla grande il duello con Cari, tecnico del Perugia: «Avevo pensato di affidarmi al 4-4-2, invece, quando ho visto come si schierava il Perugia, ho preferito affidarmi al consueto modulo, il 4-3-3. E direi che è andata benissimo, visto che Schetter è stato devastante sulla sinistra». La prima mezzora spettacolo per la sua Cavese. «Una grande partita, siamo stati perfetti, creando tante occasioni per segnare. Ci è mancato solo qualcosa in caso di finalizzazione. Sono doppiamente contento, anche perché in settimana erano state tirate in ballo tante situazioni per spingere il Perugia. Invece sul campo ci siamo dimostrati superiori, confermando di meritare il posto nei play off». Pensiero al derby: «Per me è una partita come tutte le altre, per i tifosi è sicuramente un qualcosa di speciale. Io voglio vincere come ogni domenica. Mi auguro che la partita si giochi con entrambe le tifoserie, anche se questa decisione spetta alle autorità competenti».
Fonte: Il Portico
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