Primo gol in Serie A a San Siro, nella Scala del calcio, e solita prestazione di corsa e grinta: non poteva iniziare meglio la stagione per Andrea Rispoli. Il terzino del Palermo, classe '88 originario di Cava dei Tirreni, è stato grande protagonista questo pomeriggio grazie al gol che ha permesso ai rosanero di conquistare un insperato punto in trasferta contro l'Inter.

Felice per il gol, ma allo stesso tempo deluso per la mancata vittoria, Rispoli ha parlato così ai microfoni Sky al termine della partita: «Non siamo riusciti a fare più di un goal, ci abbiamo creduto fino alla fine ma è arrivato un pareggio. Siamo molto soddisfatti della prestazione. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, sapevamo che giocare bene da subito non sarebbe stato facile ma siamo contenti e soddisfatti perché la squadra è molto unita. Ci sacrifichiamo e lottiamo, bene così».

Rispoli è cresciuto nella scuola calcio "Alba Cavese" e nelle giovanili del Brescia. Esordisce in Serie B con le rondinelle nel 2008, mentre due anni più tardi, con la maglia del Lecce, fa il suo ingresso in massima serie, giocando da titolare la trasferta in casa del Palermo. Dopo l'esperienza coi giallorossi viene acquistato dal Parma che lo cede in prestito prima alla Sampdoria e poi al Padova e alla Ternana. Dopo aver giocato la prima parte di stagione 2014-2015 con la squadra ducale in Serie A, si trasferisce al Palermo, dove si è imposto si è imposto come uno dei titolari inamovibili nella rosa di Beppe Iachini.

Nonostante la sua carriera di calciatore lo abbia costretto lontano da Cava de' Tirreni, Rispoli è rimasto molto legato alla sua terra d'origine. E' figlio di una famiglia di ristoratori molto conosciuta nel territorio metelliano: suo padre, Valerio, infatti, è tra i soci dell'elegante "Duomo Caffè" di piazza Vescovado a Ravello, mentre suo fratello è il cuoco del rinomato ristorante "Braceria Rispoli".