Tu sei qui: Economia e TurismoIl Comune mette in fuorigioco la Cavese
Inserito da (admin), martedì 18 febbraio 2014 00:00:00
Il pareggio incassato domenica scorsa contro il Savoia proprio agli sgoccioli ha fatto perdere alla Cavese l’occasione di rimanere terza con la Battipagliese, che ha due punti in più. Comunque Francesco Chietti, l’allenatore dei metelliani, è convinto che per blindare i play-off sia fondamentale saper gestire i momenti e, soprattutto, saper mantenere la tensione alta: «Purtroppo esistono anche le imprevedibilità e le sostituzioni forzate, ma la cosa più importante è che abbiamo dimostrato di non essere inferiori al Savoia. Bisognerà lavorare su altro, perché penso che sulla squadra stiamo lavorando bene: stiamo facendo il nostro campionato. Però dovremo fare più esperienza, perché le partite durano 90 e passa minuti: non si può dire sul 3-0 o sul 4-0 di aver già vinto. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo».
Occorrerà vincere come minimo tutte le partite in casa, che sono 6. Intanto, già dopo la partita di domenica era scoppiata la grana del campo di allenamento. I metelliani hanno sempre lavorato a Pregiato dall’inizio della stagione, ma il Comune ha imposto alla Cavese il pagamento delle spettanze. Insomma, la squadra si presenterà al campo “Antonio Desiderio” oggi pomeriggio, ma rischia, nel caso dovesse trovare i cancelli chiusi, di spostarsi fuori Cava per preparare la partita con l’Hinterreggio.
Salvatore Manna, Presidente della Cavese, dopo la partita di domenica ha esternato la sua delusione per alcuni aspetti, come i campi di allenamento e la gara persa per la gestione del campo di Santa Lucia: «Purtroppo siamo soli contro tutti. Non abbiamo alcun problema ad andarcene: se qualche cavese vuole prendere la società, si faccia avanti».
Il club perde la vertenza economica con 4 ex giocatori
Piove sul bagnato in casa Cavese: già oberata dalle vertenze economiche vinte dai 3 ex allenatori, Pietropinto, Bruno e Di Maio, la società metelliana ha perso altre vertenze con alcuni calciatori della scorsa stagione, i quali avevano tutti fatto parte della rosa da agosto a dicembre con una proprietà che non era quella attuale. Come stabilito dalla Commissione Accordi Economici, la Cavese dovrà corrispondere 3.000 euro a Rodolfo Moronti (che era arrivato al seguito dell’ex tecnico Volpi), 2.875 euro a Giovanni Langella (attuale viceallenatore del Bisceglie), 1.500 a Francesco Presaghi (mai impiegato in partite ufficiali) e 2.300 a Francesco Bove (oggi in forza al Brindisi), anche se in compenso è stato dichiarato inammissibile il reclamo dell’altro ex metelliano, Gianfilippo Dal Poggetto (ora al Bellaria), perché l’accordo economico da lui rivendicato non è mai stato depositato.
Per quanto riguarda i giocatori Bove, Presaghi e Langella, non è stata accolta la linea difensiva proposta dalla Cavese (il legale era l’avv. Gaetano Aita), che contestava una firma apocrifa attribuita a quello che doveva essere il legale rappresentante, cioè Alessandro Di Marino, quindi se ne deduce che tali accordi non sono stati dichiarati nulli dalla Commissione. Comunque, tutti i provvedimenti di ieri andranno inevitabilmente a gravare sulle casse della Cavese a pochi mesi dalla fine del campionato di D, in quanto solo per i calciatori ci sono circa 10mila euro da corrispondere.
La società attualmente in carica vuole valutare a questo punto l’opportunità di andare fino alla Corte di Appello di Roma per far valere le proprie ragioni, quindi addirittura fino alla giustizia ordinaria: dipenderà da quelle che sono le motivazioni.
Orlando Savarese
Fonte: Il Portico
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