Tu sei qui: Economia e TurismoL'Aquilotto saluta il "serbo" De Leo
Inserito da (admin), lunedì 21 maggio 2012 00:00:00
La domenica dei saluti all’“Antonio Desiderio” di Pregiato. Sul campo intitolato all’uomo che ha fondato le storiche Speranze Cavesi va in scena la giornata di epilogo della stagione, che ha quantomeno la speranza (ma è già convinzione) di aver segnato una svolta nel cuore di molti e nel calcio cavese. Con Aquilotto Cavese-Tempalta si chiude la serie casalinga di partite del campionato di Terza Categoria, atto iniziale della propria avventura, che la formazione del Presidente Riccardo Tanimi e di Sogno Cavese ha vinto senza affanni. Ma si consuma anche il tributo ad un uomo senza il quale questa avventura avrebbe avuto un sapore ed un appeal certamente diversi: l’ultima in casa coincide con l’ultima di mister Emilio De Leo sulla panchina degli aquilotti, prima di spiccare il volo direzione Belgrado, dove inizierà la sua avventura come assistente tecnico del neo C.T. Sinisa Mihajlovic, pur restando responsabile tecnico di Aquilotto Cavese.
La partita: il Tempalta, che ha ancora velleità di acciuffare il secondo posto, si gioca le sue carte memore della buona partita disputata all’andata, quando segnò ai metelliani il primo gol della stagione con una prestazione di grande intensità. 4-4-2 per la squadra di Roccadaspide, contrapposto al classico 4-2-3-1 dell’A. Cavese. Per mister De Leo formazione tipo, con Perna centravanti supportato dal trio Vittore-Stellato-Giuliani. Nella prima fase le squadre si contengono bene a vicenda ed i metelliani risultano poco precisi in fase di rifinitura. Gli ospiti provano a sfruttare le doti atletiche di Santomauro, che impegna molto Marrazzo sul piano della corsa. Il gol arriva al 22’ ad opera proprio di Marrazzo, che mette in rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo. In corso di partita gli spazi si aprono, i quattro uomini d’attacco aquilotti scambiano spesso posizione per non dare punti di riferimento e senza rischiare nulla. Il raddoppio giunge a pochi minuti dall'intervallo ed è opera di Vittore, che piazza la palla sotto la traversa con un sinistro dai 20 metri.
La ripresa si apre con lo striscione dei tifosi dedicato al tecnico (“Il futuro ha in... serbo per te un sogno. Grazie Mister”). Sul campo non cambiano gli uomini e nei primi minuti gli aquilotti chiudono subito la partita. Il tris è opera ancora di Vittore, che con un tocco rasoterra beffa il portiere in uscita. Pochi istanti dopo Giuliani viene steso in area e l’arbitro concede il rigore. Dal dischetto va lo stesso Giuliani, che colpisce il palo, ma ci pensa capitan Porcaro a ribadire in rete, siglando l’ottavo centro stagionale. Pochi affanni per la retroguardia cavese ed al 13’ tocca al capocannoniere Perna andare in gol. Dopo uno slalom centrale, il fantasista supera Sorvillo con un delizioso pallonetto. Da questo momento in poi calano i ritmi ed inizia la girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra, coi metelliani che nei minuti finali passano al 3-4-2-1.
Il Tempalta, seguito in trasferta da una ventina di sostenitori, non molla e cerca comunque di sfruttare gli spazi che si creano alle spalle dei centrocampisti cavesi. Al 37’ l’arbitro fischia una punizione agli ospiti da posizione piuttosto distante dalla porta. Sul pallone va Gorga, il cui tiro disegna una parabola dalla traiettoria imprevedibile, che si spegne alle spalle di Lamberti. E’ il gol del definitivo 5-1, grazie al quale il Tempalta potrà fregiarsi dell’onore di essere l’unica squadra ad aver segnato un gol all’Aquilotto Cavese sia all’andata che al ritorno. Poco altro da segnalare sino al termine, se non un gol annullato a Rispoli per una più che dubbia posizione di fuorigioco.
Al fischio finale la solita colorata festa tra i tifosi e la squadra, che riceve rinnovata fiducia e stima per aver sposato con umiltà un progetto innovativo e che verrà, prima o dopo, ripagato dal destino. Com’è stato per il suo allenatore.
Ufficio Stampa Aquilotto Cavese
Fonte: Il Portico
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