Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese conta sul jolly Bacchiocchi
Inserito da Andrea De Caro (admin), venerdì 5 febbraio 2010 00:00:00
E’ approdato alla Cavese in estate, dopo due anni in C2 con il Melfi, ed è stato subito etichettato dai tifosi come il “nuovo Alfano”. Sia per la statura che per il ruolo ed il modo di giocare in mezzo al campo. Gianluca Bacchiocchi, classe 1987, è infatti il tipico mastino di centrocampo. Si piazza lì al centro, insegue gli avversari ed è pronto a mordere tutte le caviglie che gli passano vicino. Tantissimi i palloni recuperati e diversi quelli smistati ai compagni. Insomma, un giocatore di grande sostanza. Non per nulla ha riscosso subito grande successo fra i tifosi, che in lui rivedono un po’ l’ex biancoblù Gerardo Alfano, passato in estate al Real Marcianise.
Con l’approdo del tecnico Stringara, però, il giovane Bacchiocchi si è dovuto adattare alle nuove esigenze tattiche del mister di Orbetello ed ha dovuto ricoprire ruoli che fino a poco tempo fa, probabilmente, non immaginava nemmeno. Dall’inizio dell’anno, infatti, è stato schierato come terzino destro per sopperire al buco venutosi a creare con la partenza di Grillo. E nell’ultima gara della Cavese si è riscoperto anche difensore centrale, con la missione di annullare Alessi. Insomma, Gianluca Bacchiocchi è diventato un jolly importantissimo.
«Cerco di adattarmi alle esigenze della squadra - afferma il giovane centrocampista biancoblù - e pur di scendere in campo giocherei in qualsiasi ruolo. Finora sono stato schierato sia come terzino destro che come difensore centrale, anche se il mio ruolo naturale è quello di centrocampista. A decidere, naturalmente, è sempre il mister in base alle esigenze del momento ed io sono ben felice di poter dare una mano. Indipendentemente dalla posizione in campo, cerco sempre di dare il massimo».
Si è calato perfettamente nel ruolo di jolly, Bacchiocchi. Poco male per lui, che è pronto a giocarsi le sue carte sperando di poter far parte dell’undici con il Rimini, squadra che gli evoca brutti ricordi: «Mi ricordo ancora l’espulsione subita nella gara d’andata. Eravamo a metà primo tempo e fui buttato fuori per un fallo di gioco a centrocampo. Mi arrabbiai tanto, poiché venivamo da un periodo abbastanza difficile e non volevo lasciare i miei compagni in 10. Acqua passata, ma è ovvio che domenica vorrei esserci in campo».
Fonte: Il Portico
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