Tu sei qui: Economia e Turismo"La Cavese e Cava sempre nel cuore"
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 8 giugno 2007 00:00:00
«Ho sempre amato ed amerò sempre la Cavese, la città di Cava de'Tirreni, i suoi splendidi tifosi e la società aquilotta. E non consento a nessuno di accostare il mio nome a dichiarazioni che facciano pensare il contrario»: così mister Campilongo sulle polemiche scatenatesi negli ultimi giorni dopo l'eliminazione con il Foggia.
Parole decise, esternate alla sua maniera, con impeto e passionalità. Campilongo è così, lo conosciamo tutti. Grande, grandissima personalità, che talvolta gli procura problemi, ma che rappresenta uno dei tratti peculiari di un tecnico che in questi tre anni alla guida della Cavese ha dimostrato di essere un vincente.
«Ho sentito e letto di tutto in questi giorni. E ne sono profondamente rammaricato. Non è mai stata mia intenzione denigrare la società - sottolinea mister Campilongo - alla quale sarò per sempre grato per aver creduto in me e per avermi sostenuto in questi tre anni stupendi. L'unica critica, anzi, lo chiamerei suggerimento, che mi sono permesso di esprimere, anche alla luce dell'andamento della doppia sfida con il Foggia, è stato quello di adoperarsi per avere maggiore peso nelle sedi opportune».
E' un fiume in piena, il tecnico partenopeo. Ribadisce, e lo fa a più riprese, perché il concetto sia chiaro a tutti, che non voleva in questo modo offendere nessuno, né la società né tanto meno i tifosi. «Non credo di avere "sputato nel piatto in cui ho mangiato", come qualcuno ha interpretato le mie affermazioni. Ho semplicemente esternato ciò che tutti probabilmente pensano. Nella speranza che in futuro la società non debba ritrovarsi a recriminare per episodi poco chiari, che rischiano di rovinare il duro lavoro di un anno intero».
Una critica "costruttiva", dunque, quella espressa da Campilongo. Ma soprattutto un affetto ed una riconoscenza, per la Cavese, per la città, per i tifosi, che il mister porterà con sé ovunque. «Sarò sempre il primo tifoso della Cavese, qualunque sia la mia destinazione ed il percorso professionale che seguirò. Non dimenticherò mai quest'esperienza a Cava de'Tirreni. Tre anni fantastici, sotto il profilo umano, sportivo e professionale. Grandi successi ed enormi soddisfazioni, intervallati da un unico, immenso dolore. E tutti sanno a cosa mi riferisco. Auguro sinceramente alla società le migliori fortune e saluto con commozione ed affetto gli splendidi tifosi aquilotti, che mi hanno sempre amato ed incoraggiato. Porterò ovunque nel mio cuore la Cavese e la città di Cava de'Tirreni».
Arrivederci, mister. Ed in bocca al lupo per il futuro. Grandi soddisfazioni - ne siamo convinti - la attendono. E le merita davvero tutte!
Fonte: Il Portico
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