È avventuroso e super concentrato il viaggio in Costiera amalfitana che racconta "The Telegraph" nella sua versione indiana. In un articolo pubblicato il 26 ottobre scorso da Dhritipriya Dasgupta, si parla del "fascino inconfondibile della Costiera Amalfitana", visitata in appena un giorno, viaggiando in auto tra un tornante e l’altro e facendo qualche sosta.

«Non dandoci il tempo di riprenderci dal canto delle sirene di Sorrento, Positano emerse in un caleidoscopio di case color ocra, arancia e pesca in circa mezz'ora. John Steinbeck aveva scritto: "Positano morde in profondità". E così è stato». Così scrive l’autrice nel rimembrare l’arrivo in Costiera tramite un NCC.

«Presieduto dalla chiesa di Santa Maria Assunta, piastrellata in maiolica blu e gialla, il villaggio elegante è pieno di case color coriandolo, aggrappate alle scogliere ad angoli impossibili - continua -. I passaggi perpendicolari hanno sostituito le strade. Le boutique carine e le stradine acciottolate, che si aprono su splendide viste sul mare, ci hanno incantato».

Quindi il passaggio a Furore e la sosta a Conca dei Marini per il pranzo: «Limoncello, pasta colorata, olio d'oliva speziato e altre cose che ricordano il sole e il mare». Altra sosta ad Amalfi, dove l’autrice ha fatto shopping in Piazza Duomo e fatto visita al Museo della Carta: «Ci siamo trovati benissimo ad Amalfi!». Per finire, la tappa a Ravello, con la passeggiata in Piazza Vescovado e la visita a Villa Rufolo.

«Mentre i bicchieri di vino tintinnano e le conversazioni iniziano a fluttuare sui tavoli, una piacevole tristezza ci avvolge [...] Mi resi conto che quelle immagini sarebbero rimaste con noi, più reali, più vive di quando eravamo davvero lì».

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