In casa Cavese l’entusiasmo è tornato. Dopo la scorsa stagione finita in maniera non piacevole, era importante essere ancora presenti in D e ricominciare con un successo. Tante cose sono riuscite bene all’esordio in campionato contro il Manfredonia. Innanzitutto la scelta di Agovino di togliere il regista classico e di schierare due mediani incontristi ha permesso ai trequartisti ed alla punta di giocare con maggiore libertà di azione, senza risparmiarsi.

Anche la fase di non possesso ha funzionato: l’aiuto dei terzini Capaldo e Picascia e l’avvedutezza tattica dei due esterni alti hanno permesso alla Cavese di controllare la reazione degli avversari. De Rosa si è confermato il solito leader in campo, mentre Marzullo ha svariato su tutto il fronte offensivo, rivelandosi un ingaggio indovinato. Qualche disattenzione sui calci piazzati, ma ci sarà tempo per correggerle.

Dopo la partita si è presentato per la prima volta in conferenza stampa al “Lamberti” il Presidente Giovanni Monorchio, accompagnato dal co-presidente Andrea Vertolomo, dal socio di minoranza Riccardo Tanimi e dal consulente Daniele Flammia. Proprio il patron ha preso la parola, commentando il gioco della squadra contro un buon Manfredonia.

«Per una squadra che ha iniziato in ritardo la propria preparazione - ha spiegato Monorchio - possiamo essere soddisfatti. Presto raggiungeremo una condizione migliore ed avremo meno acciaccati, quindi potremo sicuramente applicare al meglio le teorie del nostro allenatore, che ha una mentalità vincente. L’unica nota di demerito è la mancanza della “casa comunale” allo stadio. La nostra società viene da una situazione negativa finanziariamente e stiamo cercando tramite i nostri sforzi di fare in modo che poche persone restino con l’amaro in bocca, comunque la Cavese è salva. L’importante è che seguiamo la nostra linea».

La Cavese, peraltro, questa settimana spera di poter annunciare la formazione della srl, quindi di poter cambiare la ragione sociale del club.

Orlando Savarese