Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, in trasferta si cambia
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 25 febbraio 2003 00:00:00
Quando ha saputo delle esternazioni di Naldi, aveva già parlato con Perinetti. Con il diesse, Scoglio aveva valutato le cause della sconfitta a Cosenza. Una sconfitta che desta preoccupazioni per la caratura del gioco, al di là della classifica divenuta più precaria. «Ho esaminato con Scoglio - dice Perinetti - le cause di questa brutta partita. Non sarò io a rendere pubblici i nostri errori. Siamo a disposizione del presidente per fornire tutte le spiegazioni. C'è un trend negativo in campo esterno, quindi, qualcosa sarà fatto. Scoglio lo sa meglio di me. La squadra non sopporta il tridente? Ho le mie idee, ma non le metto in piazza. È visibile che fuori casa soffriamo. Un dato è certo: io e Scoglio siamo venuti a Napoli per cercare di rimediare ad una situazione che era compromessa. Non abbiamo la bacchetta magica. Sarà dura, ma centreremo l'obiettivo. Di più non posso dire. Tocca a Scoglio». Professore, quali sono le sue colpe? La domanda non coglie impreparato Scoglio, che ritornerà oggi a Napoli. Nella tranquillità della sua Lipari, ha analizzato la partita. Ha "studiato" a fondo, grazie anche alle immagini televisive, le cause che hanno determinato lo stop. Ha deciso che rivedrà ancora il suo credo tattico («Solo gli stupidi non cambiano mai idea e...modulo»), è pronto a rispondere alle giustificate preoccupazioni di Naldi: «Quando mi chiamerà, tranquillizzerò il presidente. È stata solo una partita sbagliata. Ci salveremo a quota 48». Scoglio, a costo di sentirsi dire che ha mutato nuovamente idea («Ma io me ne frego»), riconosce che ha "esagerato" a far disputare tre partitine a Paestum. Ora dovrà rivedere il modulo esterno. Sarà un 4-4-2 adattato alle esigenze del momento e della squadra, soprattutto in fase offensiva: un difensore in più ed addio ai tre attaccanti. «Quando ho fatto giocare le tre partitine, non pensavo di creare problemi alla squadra. Si è caricato parecchio, ma ritenevo che, comunque, i ragazzi potessero darmi di più. Invece, siamo mancati nello sprint. Eravamo un diesel contro una Ferrari. Siamo venuti meno in una gara. Il lavoro, comunque, paga ed i risultati li vedremo a breve. Dopo la resistenza, lavoreremo sull'accelerazione, sulla velocità. Il gap sarà colmato. Mi aspetto una risposta dinamica già lunedì, contro il Bari. Pasino? È vero, ha giocato fuori ruolo, si è sacrificato». Addio ai tre attaccanti? «Fuori casa, sì. Al San Paolo, invece, li vedremo ancora, anche se, talvolta, si andrà nuovamente in sofferenza. Fuori, avendo fatto un punto in tre gare, devo cambiare: difesa a quattro e centrocampo a quattro. Correggeremo, ci proteggeremo, avremo più equilibrio, perché ora, quando veniamo attaccati dai centrocampisti, soprattutto se larghi, andiamo in sofferenza». Il Catania, adesso, ha un punto in più...«Riparliamone fra tre gare. Sarebbe il massimo fare sette punti contro Bari, Sampdoria e Verona».
Fonte: Il Portico
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