È la sua quarta stagione con la maglia del Napoli: Stellone (nella foto) spera che sia la più bella. Più bella anche di quella della promozione (1999-2000), quando con 36 presenze e con 10 reti contribuì al ritorno del Napoli in serie A. È la quarta stagione di Roberto Stellone nel Napoli. Una stagione incominciata nel migliore dei modi, per tanti elementi. Innanzitutto l'aspetto fisico: «Finalmente sto bene. La condizione fisica, troppe volte, ha condizionato i miei campionati». Poi, l'investitura: Colomba ed i compagni di squadra hanno deciso di affidargli la fascia di capitano. Per Roberto una gratificazione meritata, sul campo e fuori, con un comportamento sempre irreprensibile. Non a caso, quando il Napoli lo scelse nell'estate del 1999, lui accettò dopo aver rifiutato il Verona e la serie A. Infine, il contratto. Troppe volte è andato vicino alla discussione del rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2004. Per svariati motivi, il tutto è stato sempre rinviato. La questione sta per essere definitivamente affrontata e risolta. È felice? «Sono onorato di vestire questa maglia. L'ho scelta e sono contento della decisione presa nel 1999. Il mio sogno rimane quello di disputare un intero campionato di serie A con il Napoli. Il sogno si interruppe dopo sole tre giornate dopo la promozione in A: mi infortunai seriamente. Sull'almanacco, quando leggo tre presenze, un gol, il mio ricordo va a quell'infortunio a Bisceglie, a tutta la stagione trascorsa a fare lo spettatore». A quando l'incontro con Naldi e con Marchetti per discutere del prolungamento del contratto? «A presto. Nei prossimi giorni dovremmo vederci per affrontare l'argomento. Un fatto è certo: sarò della massima disponibilità. A Napoli vivo benissimo, non ho alcuna voglia di andare via. E poi, c'è l'obiettivo da centrare: giocare in A con la maglia azzurra». Un triennale le andrebbe bene? «Mi andrebbe benissimo. L'attuale scadrà nel 2004. Se prolunghiamo il tutto sino al 2007, sarebbe il massimo. Sono ancora giovane e ho tantissima voglia di contribuire a riportare il Napoli tra le grandi del calcio». E l'aspetto economico? «Non penso che costituirà un grande problema. Già è bellissimo sapere che, finalmente, c'è qualcuno disposto ad affrontare il problema. Con Corbelli, prima per la famosa scommessa (ndr: ne avrebbero discusso al raggiungimento da parte del bomber di quota dieci gol), poi per le sfortunate vicende che lo coinvolsero, non riuscii a parlarne. Ora siamo vicini al colloquio. Pare che ci sia intenzione di trattare con me e con Bocchetti (nella foto)». Il calcio sta vivendo un momento di crisi totale: si autoridurrà l'ingaggio, lei che aveva chiesto un aumento di 500 milioni? «Vedremo. Tutti dobbiamo prendere atto di quanto sta accadendo, ma c'è anche da tener presente che non tutti gli stipendi sono eguali».

COPPA ITALIA L'11 SETTEMBRE

Le società chiedono, però, l'anticipo del terzo turno al 1° o all'8 settembre

La Lega ha deciso: l'ultima turno della prima fase di Coppa Italia si disputerà mercoledì 11 settembre, in notturna. Ieri le società interessate hanno ricevuto la comunicazione. Naturalmente, c'è stata una giustificata reazione. Tutti i club resteranno fermi il 1° e l'8 settembre: perché non sfruttare una di queste due date per giocare le partite della manifestazione tricolore? Per ora, nessuna reazione alle più che logiche proteste delle società. Qualche novità potrebbe esserci oggi, anche alla luce di quanto verrà deciso per i campionati di serie C. Se dovesse rimanere tutto inalterato, l'11 settembre notte il Napoli giocherà a Terni per il terzo turno di Coppa Italia ed il 14 notte a Cagliari per la terza, divenuta prima, di campionato. Intanto, Marchetti sta organizzando un'amichevole per domenica prossima.