Allunga la Cavese sulle dirette concorrenti ed ora più che mai la candidatura alla vittoria finale è legittimata. Un finale di anno sicuramente duro per tutta la squadra. Si è cominciato con il Manfredonia e la Nocerina. Ma il tour de force continuerà con altri due derby, domenica al "Lamberti" con il lanciatissimo Giugliano e mercoledì al "Menti" con la Juve Stabia. Quattro partite che, per aspetti diversi, rappresentavano la prova del nove per il gruppo allenato da Sasà Campilongo e Roberto Pidone. Due sono state già archiviate alla maniera aquilotta. Le prossime vedranno una squadra molto più tranquilla, motivata e, soprattutto, nel suo momento di massimo splendore psicofisico. Unica nota dolente della sfida al "San Francesco", e strascico fastidioso per il derby con il Giugliano, il quarto cartellino giallo per Cipriani. Per lui, già in diffida, in arrivo la squalifica per 1 turno. Ma non c'è preoccupazione da parte della panchina aquilotta. «Abbiamo già brillantemente affrontato altre emergenze di formazione - sottolinea il tecnico Sasà Campilongo - e registrato defezioni anche pesanti nell'economia del nostro gioco. Alla fine, però, nessuno se ne è accorto, perché i sostituti si sono comportati benissimo. Questo significa che c'è un gruppo compatto, dove ognuno è partecipe del progetto generale e dove nessuno si sente un estraneo. Vincere o perdere un campionato, viverlo da protagonisti o da comparse, dipende soprattutto dalla resa psicologica del gruppo. Sono un fortunato da questo punto di vista: i ragazzi sono una grande famiglia e sono orgoglioso di lavorare con loro». L'euforia del momento ha contagiato tutti. Non ce n'è per nessuno sul campo, ormai. Ed i tifosi aquilotti finalmente hanno di che esaltarsi. Da anni non vedevano un carattere ed una grinta così vincenti da parte dei loro beniamini. E la superiorità della squadra ha galvanizzato l'ambiente, che spera nel salto di categoria. «Noi non ci siamo mai nascosti - sottolinea il direttore sportivo Nicola Dionisio, artefice della costruzione della nuova Cavese - e mai esaltati. Siamo una realtà del girone C ed i numeri ci stanno dando ragione. Punto e basta. Riuscire a centrare un obiettivo importante dipenderà da molti fattori e non solo dalla nostra volontà, perché sappiamo benissimo che il calcio è imprevedibile. Quello che ci fa onore e ci esalta, al momento, è l'umiltà che i ragazzi mettono in campo. Solo così si può andare avanti senza prendere brutti scivoloni». Il più raggiante di tutti, dopo il successo al "San Francesco", è Ottavio Cutillo. Ora il presidente si aspetta altri regali sotto l'albero dai suoi ragazzi: «I miei giocatori sono commoventi, li ringrazio dal profondo del cuore per tutte le emozioni che ci stanno regalando. I tifosi hanno trovato finalmente un gruppo che merita affetto e calore».