Tu sei qui: Economia e TurismoPari con l'Arezzo, la Cavese c'è
Inserito da (admin), lunedì 7 agosto 2006 00:00:00
Cresce la Cavese e si avvicina a passo spedito verso una condizione quasi ottimale. Questa l'impressione che gli aquilotti hanno destato contro l'Arezzo, primo vero test stagionale di un certo peso, messo sotto nella prima frazione, chiusa meritatamente in vantaggio dagli aquilotti. La squadra di Campilongo, senza mai soffrire l'avversario di categoria superiore, ha messo in mostra la solita ottimale organizzazione di gioco, con Tatomir in cabina sempre pronto a smistare palloni di prima, come vuole il mister.
E proprio sulla mediana la squadra biancoblù ha fatto vedere le cose migliori: aperture improvvise, pressing alto, verticalizzazioni improvvise che hanno più volte sorpreso la retroguardia aretina. E Romondini e Sorbino in questo sono stati impeccabili. Peccato soltanto che Sorbino, uno dei più in forma, prima della chiusura del tempo sia rimasto vittima di un infortunio muscolare (probabilmente uno stiramento), che lo ha tolto dalla contesa. In attacco perfetti i meccanismi di scambio di fasce tra De Giorgio e Schetter, mentre Albano, sostituto di Aquino, ha fatto un intelligente lavoro di sponda, senza disdegnare a sua volta la conclusione a rete.
In uno di questi movimenti d'attacco, la Cavese al 7' trova la rete del primo vantaggio, che nasce da una profonda incursione di Romondini, chiusa con un perfetto traversone basso sul quale è arrivato prima di tutti il piattone di Albano, che ha fatto gridare al gol il centinaio di tifosi arrivati da Cava. Buona anche la tenuta difensiva della Cavese, specialmente nella coppia dei centrali (Pittilino e Sportillo), che hanno evidenziato già una buona conoscenza reciproca, riuscendo ad imbavagliare, senza mai soffrire, i bravi Floro Flores e De Angelis. Non da meno la partecipazione al gioco, in fase di possesso palla, di Nocerino ed Arno, anche se i due hanno ancora poco fiato per sgroppare su e giù sulle corsie con una certa intensità. In tutto questo all'Arezzo occorre un rigore, messo a segno da Floro Flores, per pareggiare i conti al 18'.
Ma il pari dura poco: la Cavese riprende a macinare gioco, Tatomir cresce e Romondini non è da meno. Da un lancio di quest'ultimo, che invita all'incursione profonda Arno, nasce un traversone che pesca solo in area Sorbino, bravo a seguire l'azione, il cui controllo sotto misura e la successiva girata a rete fanno spellare nuovamente le mani ai supporter aquilotti. Ciò che colpisce favorevolmente, però, è l'intensità e la concentrazione che la Cavese mette su ogni pallone giocato. La feroce determinazione dei calciatori sempre attenti nell'accorciare la squadra, a salire con intensità, attaccando il primo portatore di palla avversario. Proprio come vuole Campilongo, pronto ad applaudire i suoi ogni qualvolta l'applicazione dello schema era quella comandata.
Logico che un dispendio di energie del genere porti nella ripresa ad un calo fisico, che però non fa sfigurare gli aquilotti, raggiunti ancora una volta su rigore, stavolta realizzato da De Angelis, ma sempre in partita, anche se non con la stessa intensità del primo tempo. Ma guai ad averla in questo periodo. Stamattina mezza giornata di riposo ed oggi allenamento di scarico per chi ha giocato di più.
Fonte: Il Portico
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