Il rafforzamento della Pro Cavese 1394 in ambito societario e dirigenziale sarà questione di qualche giorno, in modo che il sodalizio metelliano possa intraprendere il campionato di D. Nuovi incontri sono previsti in questi giorni tra gli attuali dirigenti della Pro Cavese e presto sarà messo il punto esclamativo su questa situazione che vede coinvolto anche il direttore sportivo Tonino Simonetti, il quale si insedierà solo una volta avuta la certezza che il progetto lo soddisfi.

Simonetti, che ha un palmares di tutto rispetto tra serie D e serie C, fino a giugno è stato il ds del Gladiator con cui ha ottenuto il secondo posto in Eccellenza, è quindi in cerca di un rilancio. Cava potrebbe essere la piazza giusta. «Su quell’autostrada (la Napoli-Salerno, intendo) ho portato la Battipagliese in C1, la Nocerina in C1, la Juve Stabia in C2 - racconta Simonetti - quindi mi mancherebbe una piazza come Cava de’ Tirreni. Per adesso non c’è niente di ufficiale: c’è stato un incontro con i dirigenti, ma prima di prendere qualunque impegno voglio capire bene qual è il progetto, e poi Cava ha una storia, quindi è importante saperla rispettare, questa storia».

Che possibilità ci sono che il direttore sportivo accetti? «Se dovessi essere scelto e le cose si facessero in un certo modo, darò la mia disponibilità. L’incontro c’è stato, mi ha coinvolto l’imprenditore napoletano, ci siamo incontrati con i dirigenti della Pro Cavese che mi sono parsi essere persone disponibilissime e persone perbene, e questo è un biglietto da visita importante. Sono comunque abituato a prendermi delle responsabilità, e se dovessi capire che c’è un progetto serio darei la mia disponibilità».

«L’importanza di Cava de’ Tirreni sportiva - continua Simonetti - non la scopro certo io: ci sono passati giocatori importanti, direttori sportivi importanti ed allenatori importanti. Io sono un tifoso delle grandi piazze: grazie a questi dirigenti attuali Cava è tornata nel CND, sono dirigenti che hanno dei valori, e penso che le mie sensazioni siano positive. Nel calcio di oggi capitano spesso tanti faccendieri, gente che non so cosa cerchi dal calcio, e le conseguenze le pagano i tifosi. Nel caso della Pro Cavese non è così: hanno fatto dei sacrifici enormi, e anche l’imprenditore che potrebbe entrare è una persona molto seria».

Orlando Savarese