Mille biglietti da Taranto per soddisfare tutte le richieste dei tifosi aquilotti per il match dello "Jacovone". Questa mattina confermato l'arrivo dei tagliandi spediti dalla società del presidente Blasi, re del Primitivo di Mandria. E nel pomeriggio saranno già in distribuzione presso la sede della Cavese, al costo di 12 euro cadauno. Negli ambienti sportivi metelliani la sensazione che andranno esauriti nel giro di poche ore. Prenotati finora, infatti, già 8 pullman ed altri 4-5 in diverse zone della città si stanno riempiendo sulla carta per la trasferta in terra di Puglia. Al serpentone di bus si aggregheranno almeno un centinaio di auto al seguito. E dunque, la cifra di mille tifosi allo "Jacovone" non è più un'utopia. Il fiume in piena biancoblù sarà scortato, come sempre, dagli uomini del vicequestore Coppola. Insieme a tanti cavesi partiranno il sindaco Gravagnuolo ed alcuni consiglieri comunali, tra i quali Sabato Sorrentino ed Antonio Armenante. Un forte deterrente, che dovrebbe scongiurare eventuali incidenti.

Sul fronte squadra, intanto, gli esperimenti di Sasà Campilongo continuano. Per la serie controcorrente "squadra vincente si ritocca". Ieri, a Palma Campania, test contro i beneventani del Ferrini, allenati dall'ex Toro Pedro Mariani. 4 i gol della sfida, tutti di marca aquilotta: doppietta nella prima frazione del novello sposo Antonio Schetter, reti nella ripresa di Albano e Prevete. Ma è l'undici mandato in campo nei primi 45' a testimoniare la voglia di esperimenti del tecnico di Fuorigrotta. Schierati insieme Ercolano, Aquino e Tarantino in avanti, Schetter a sostegno a centrocampo al posto di D'Amico. Maggiore potenziale offensivo rispetto al solito. Ma, con molta probabilità, non sarà provato sul campo nella trasferta di Taranto. L'avversario di turno merita il massimo rispetto, galvanizzato dal punteggio pieno conquistato finora. Oggi pomeriggio a Mugnano, e domattina nella rifinitura al "Lamberti", l'allenatore aquilotto avrà modo di valutare gli ultimi accorgimenti.

Nessuna decisione finale, dunque, è stata presa. Fino all'ultimo, come sarà sempre in questo campionato, non ci saranno titolari sicuri del posto in prima squadra. Tutti dovranno sudare fino alla stesura della lista ufficiale dei convocati per conquistare il posto. «Il campionato è lungo e molto difficile - giustifica così questa scelta Campilongo - e non potevamo permetterci il lusso di avere divario tecnico tra prima squadra e panchina. Ho, dunque, una ventina di giocatori sui quali fare affidamento. E naturale che qualcuno venga preferito ad un altro. Ma sempre con un metro di misura basato sulla condizione fisica e sull'opportunità tattica. Nessuna questione personale».