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Salernitana, salvezza dalla Lega?

Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 31 gennaio 2003 00:00:00

La salvezza la squadra prova ancora a conquistarla sul campo. Un'impresa disperata. Ieri ad Eboli, per il test infrasettimanale, il clima, e non sono quello meteorologico, era pessimo. Un'atmosfera da funerale. Ma la buona notizia che ha risollevato parzialmente il morale è giunta dall'assemblea di Lega (nella foto, il presidente Galliani) a Milano. Ieri è stata avanzata la proposta della Serie A a 40 squadre, divisa in due gironi da 20, con il conseguente blocco delle retrocessioni in A e B. Se ciò dovesse diventare realtà, e la decisione si saprà tra febbraio e marzo, la Salernitana non solo non si ritroverebbe in Serie C, ma addirittura verrebbe promossa in A. Quindi, farebbe addirittura un doppio salto in avanti. Aniello Aliberti, nel doppio ruolo di vicepresidente della Lega e presidente della Salernitana, si è mantenuto cauto, ma al telefono era raggiante: «É molto più che una semplice ipotesi venuta fuori dall'assemblea di Lega, senza dimenticare che c'è anche la proposta federale della Serie B divisa in due gironi. In tutti e due i casi non ci sarebbero retrocessioni. Avevo detto che volevo salvare la Salernitana: se non ci riusciremo sul campo, ce la faremo così...». Una battuta, quella del presidente, che preferisce comunque concentrarsi sulla realtà. «Si sta lavorando su queste due ipotesi, cercando una soluzione in tempi brevi. Il calcio è in grave crisi ed il blocco delle retrocessioni rappresenta sicuramente un'azione importante per le società. Comunque, noi la salvezza vogliamo conquistarla sul campo. Adesso il nostro pensiero è alla partita con il Messina e poi a tutte le altre. In quest'ottica stiamo portando avanti le operazioni di mercato. C'è bisogno di qualche altro volto nuovo, come è un bene lasciare andare via quelli che non sono più utili ala nostra causa» Es i calciatori come l'hanno presa? Luiso, ad esempio, ha festeggiato. «Bellissimo, fantastico. Speriamo sia così. In questo anno disgraziato potrebbero trovare spazio i giovani per fare esperienza. Se non si dovesse retrocedere, il risultato conterebbe fino ad un certo punto». L'attaccante è volato via con la fantasia giusto un attimo, poi è tornato a quella che è la realtà, ai problemi attuali. «Non è giusto introdurre altri elementi di distrazione. Noi vogliamo compiere quest'impresa, perché di impresa si tratta, sul campo. E quindi, vogliamo battere il Messina, su questo non ci sono dubbi. Assenze o non assenze, domenica dobbiamo vincere all'Arechi e confido nell'aiuto dei tifosi. Dobbiamo metterci determinazione e voglia. Ci vorrà una Salernitana da combattimento». I tifosi, per il momento, preferiscono mantenersi cauti. Il presidente dei club, Salvatore Orilia (nella foto), ha detto: «In verità, sarebbe una magra consolazione. Restare in B non per meriti sportivi, ma per decisioni della Lega, non sarebbe il massimo. Però, che dire? Se realmente fosse così, non potremmo che essere felici. Resteremmo in B, addirittura giocheremmo con squadre di A. Credo che possa essere una soluzione per riportare interesse intorno al fenomeno calcio, non soltanto a Salerno, ma dappertutto. Il calcio è in crisi, bisogna fare un intervento energico».

LO SFOGO DI VARRELLA

«Adesso passo per il capro espiatorio, ma mi ritengo il meno responsabile. Non posso e non devo essere sempre d'accordo con Aliberti»

Non voleva parlare, mister Varrella. Fino all'ultimo ha provato a non rilasciare dichiarazioni, forse perché preferiva non dire cose spiacevoli. Poi, alla fine, ha parlato e, anche se a denti stretti, qualche stilettata l'ha data. Qualche messaggio nemmeno tanto velato ad Aliberti lo ha mandato: «Ho saputo dell'intervista dura che ha rilasciato su Tedesco e sugli "zemaniani". Se ha detto queste cose, significa che avrà le sue motivazioni valide. Ma io non devo essere sempre necessariamente d'accordo su quello che dice il mio presidente, anche se sono un suo dipendente, perché lavoro con la Salernitana. Non bisogna mettersi sempre supino». Il "Varrella pensiero" non si ferma qui. «Non sono né deluso, né arrabbiato. Dico, però, che i problemi andavano risolti prima, cioè quando fu fatto il cambio dell'allenatore. Era allora che si dovevano risolvere le cose che non andavano. Sicuramente, le condizioni che ho trovato prima delle gare con Messina e Vicenza sono state diverse da quelle che ho trovato dopo». Il tecnico ha parlato, poi, pure della vicenda Tedesco: «É stato sollevato un polverone anche su questa vicenda. Si è trattato soltanto di una mancata convocazione, che è stata trasformata da qualcuno in epurazione. Avevo già deciso nei giorni precedenti, ma Tedesco non poteva lasciare Bellaria, perché c'erano dei problemi per riaccompagnarlo a Salerno. Per questo motivo, è arrivato fino ad Ascoli e da lì è stato accompagnato a casa con unìauto. Anche Botticella e D'Antoni erano stati avvertiti». Insomma, Varrella (nella foto) si è difeso. «Adesso passo io per il capro espiatorio. Non è giusto, perché mi ritengo il meno responsabile. Volendo fare delle percentuali, mi ritengo responsabile per quattro ventesimi. Non ho mai pensato di dimettermi, perché credo nella salvezza. Ma c'è bisogno che ci credano tutti. Quando arrivai dissi che c'erano due strade per raggiungere l'obiettivo: prendere calciatori importanti, che, però, rischiavano di venire senza stimoli o di non accettare, oppure cementare il gruppo, ma in questo la Salernitana non si sta dimostrando come il Chievo».

IL MERCATO

Preso Luca Amoruso, centrocampista avanzato del Crotone. Arcadio alla Spal, Gonzalez al Cosenza, Zoro al Messina

Alla Salernitana arriva il centrocampista avanzato Luca Amoruso del Crotone, fratello di Nick, attaccante appena passato dal Perugia al Como. Classe '75, Luca ha una buona esperienza in serie C. Potrebbe anche giocare da seconda punta, rappresentando, così, un'alternativa a Luiso e Baggio. Tedesco, intanto, non sarà ceduto: la Salernitana lo ha ritirato dal mercato, perché il siciliano ha manifestato la sua intenzione di restare a Salerno per dare il suo contributo. La riconferma di Tedesco ha fatto saltare le trattative per l'acquisto di Consonni dal Cosenza e Giunti dal Brescia. La Salernitana, poi, si è liberata di altri elementi. Gonzalez, via Brescia, è finito al Cosenza. Arcadio, in prestito, è passato alla Spal. Ieri mattina, inoltre, è arrivata la firma di D'Antoni, trasferito al Cesena. Il gruppo, quindi, va definendosi sempre più. Un'altra operazione da considerare praticamente chiusa è il passaggio di Zoro al Messina. La Salernitana prenderà soldi, nessuna contropartita tecnica. Rimane in piedi il discorso con Oshadogan del Cosenza. Resterà Camorani, che rappresenterà un'alternativa per il centrocampo, diventato affollato con gli arrivi di Giorgetti e Superbi. Non arriveranno altri laterali: si punterà su Dobrijevic, Pierotti e Gioacchini.

Fonte: Il Portico

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