Tu sei qui: Economia e TurismoSchetter: "La Cavese la mia serie A"
Inserito da (admin), martedì 4 luglio 2006 00:00:00
Dal 20 luglio ai nastri di partenza della nuova avventura della Cavese ci sarà anche lui, Antonio Schetter, attaccante esterno nato a Napoli 24 anni fa, cresciuto nella Sangiuseppese, entrato nell'orbita dell'Empoli, poi dirottato prima alla Viribus Unitis ed infine alla Cavese da 4 anni. «Avevo avuto molte chiamate da società di categoria superiore - ammette il fantasista - che mi hanno inorgoglito, ma non me ne sarei andato a cuor leggero. Le esperienze di queste 3 annate vissute a Cava sono state per me bellissime, ricche di soddisfazione ed indimenticabili».
Ed i contatti con l'Ascoli? La serie A era pur sempre un gran bel traguardo...«Nel calcio ci sono dei treni che devi prendere al volo, ma dai quali si rischia di scendere alla prima fermata. Un grande occasione l'ho avuta nel 2001 quando dalla Sangiuseppese, in cui giocai 3 stagioni nel Nazional dilettanti, finii per qualche mese nelle file dell'Empoli di Baldini, allora in B. Senza pensarci su due volte, mi gettai in quella nuova avventura ed in una nuova dimensione. Purtroppo, le cose non andarono per il verso giusto. Qualche infortunio di troppo mi tagliò fuori dai giochi proprio sul più bello e dovetti ripartire da capo l'anno successivo alla Viribus Unitis».
Nella Cavese 82 presenze e 11 gol. Cosa ricorda con più piacere? «Ogni partita, ogni minuto di queste 3 stagioni indimenticabili e, soprattutto, il calore dei nostri tifosi. Dentro e fuori casa ci hanno sostenuto sempre con grande ardore. Meritano il massimo da ciascuno di noi perché ci trasmettono una carica indescrivibile. Anche per loro sono contento di rimanere qui a fare il mio dovere per la maglia biancoblù». Un altro anno, dunque, di purgatorio? I sogni di gloria in categorie superiori richiusi nel cassetto? «Non direi così - conclude Schetter - le soddisfazioni di un palcoscenico si possono ottenere anche non da primi attori. Quello che ti fa star bene è essere considerato per quello che vali in un gruppo di amici. La Cavese si è dimostrata una gran bella famiglia. Fin che posso ci rimarrò volentieri».
Un contratto triennale di fresca conferma grazie alla mediazione del direttore sportivo Dionisio. Come vede questa nuova avventura in C1? «La terza serie è sicuramente una categoria che, alla luce delle retrocessioni registrate e delle possibili prossime "cadute eccellenti", sarà piena di nobili decadute e vogliose di risalire subito la china. Ma il nostro ruolo non sarà di cuscinetto. Noi vogliamo ancora emozionarci ed emozionare i nostri tifosi. Ci divertiremo. Parola di Antonio Schetter».
Fonte: Il Portico
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