Giustizia è fatta. Questa la prima reazione alla notizia, rimbalzata nel primo pomeriggio di ieri da Castellammare di Stabia, sulla decisione del prefetto di Napoli di far giocare il ritorno di Juve Stabia-Cavese in campo neutro ed a porte chiuse. Frosinone la destinazione individuata dalla Lega e che nelle prossime ore sarà ufficializzata. Un sospiro di sollievo per tutto l'ambiente sportivo metelliano, che aveva temuto fino all'ultimo di veder giocare la propria squadra al "Menti". Al danno della partita a porte chiuse a Sora si sarebbe aggiunta la beffa. Invece, stesso metro quello utilizzato dal prefetto di Napoli rispetto al collega salernitano. In nome di un'equità sportiva. Ieri pomeriggio, al "Lamberti", abbraccio nemmeno poi tanto simbolico dei tifosi alla squadra. Striscioni in campo e sulle gradinate dello stadio amico, con applausi scroscianti ai beniamini reduci dalla vittoriosa avventura di Sora. Per tutto il pomeriggio il calore degli ultrà e dei tifosi metelliani ha fatto da corollario alla seduta di allenamento. A gettare acqua sul fuoco, vestendo i panni del pompiere, ci pensa Sasà Campilongo: «Non abbiamo fatto nulla con la vittoria di Sora, se non azzerare il gap del campionato. In parole povere, ora abbiamo entrambi il 50% di possibilità di centrare il passaggio del turno». Dopo l'allenamento di ieri pomeriggio, preparate le valigie per il ritiro di Serino. Albergo vincente, albergo fortunato. Un pizzico di scaramanzia, da napoletano doc, Sasà Campilongo lo getta nella mischia: «Siamo stati benissimo la settimana scorsa, dunque perché cambiare? Per trovare la giusta carica per la sfida che ci attende, la soluzione lontana dal "Lamberti" è sicuramente ideale. Ora dobbiamo concentraci al meglio e puntare a giocare la partita con la determinazione e la grinta che abbiamo messo a Sora». Tutti presenti alla ripresa ieri. Anche Alfano e Scichilone. I due hanno dimostrato di aver messo alle spalle i malanni che li hanno stoppati all'andata. Ma per entrambi, probabilmente, non si sarà spazio per i prossimi 90 minuti. Il bomber di Bufera dovrebbe essere recuperato per un eventuale turno con la vincente tra Gela e Giugliano. Contro la Juve Stabia domenica prossima, invece, solo panchina. «E' presto per parlare di squadra - precisa Campilongo - manca ancora tutta la settimana e ci sarà modo di perfezionare l'assetto». A Sora si è giocato con un 4-4-2, sacrificando il modulo a 3 punte tanto caro alla Cavese. Potrebbe esserci una riproposizione del modulo vincente? «Anche su questo tema preferirei far passare qualche altro giorno di allenamento. Che abbia l'imbarazzo della scelta, a questo punto, non è affatto un problema per me. Qualsiasi allenatore vorrebbe questi problemi. Anche perché tutti, da Volpecina a Panini, da Cipriani, che ritorna disponibile dopo la squalifica, a Mari, hanno dimostrato di meritare una delle 11 maglie da titolare. Il gruppo sempre più compatto è in questo momento la nostra arma vincente».