Tu sei qui: Economia e Turismo"Solo" un pari interno col Brindisi, ma la Cavese c'è
Inserito da (admin), lunedì 10 novembre 2014 00:00:00
Malgrado le difficoltà riscontrate nel preparare la partita durante la settimana, la Cavese si è comunque esaltata e per buona parte del match è stata superiore al Città di Brindisi, presentatosi al “Simonetta Lamberti” con quasi tutti gli effettivi. Il risultato di parità registrato al fischio finale del signor Capovilla non rende giustizia alla prestazione offerta dai biancoblù, che erano privi tra gli altri di Varchetta, Palumbo e per 75 minuti anche di De Rosa e giocavano con un modulo mai usato precedentemente. Difesa a tre per l’undici di Massimo Agovino, formata dagli esperti Giordano e Manzo e dal giovane La Mura, mentre dei tre attaccanti il centrale era De Stefano.
Le prime palle gol sono state della Cavese, che ha sfiorato il vantaggio al 7’ con Marzullo, il cui tiro si è perduto nettamente oltre la traversa, poi al 14’ è stato Pizzolato ad elevarsi per impedire che il tiro di D’Avanzo si insaccasse. Al 25’ campani in vantaggio con un gol confezionato dalle tre punte: penetrazione personale di D’Avanzo, che ha servito De Stefano, il quale ha chiamato al tiro l’accorrente Marzullo, che ha segnato indirizzando la palla nell’angolo meno coperto della porta brindisina. Gli ospiti hanno reagito concludendo per due volte nello specchio della porta metelliana, prima con Ancora e poi con Terracciano, ma allo scadere dell’unico minuto di recupero la Cavese si è “divorata” il raddoppio: tiro di Picascia respinto da Pizzolato, poi Ausiello al volo ha calciato male fuori bersaglio.
Nel secondo tempo Castellucci, l’allenatore brindisino, ha proceduto alle sostituzioni, gettando nella mischia prima Molinari e poi Pastore, due punte, ed è stato proprio Molinari a pareggiare: correva il 13’ quando De Vivo, approfittando del mancato intervento di Giordano in copertura, ha messo una palla arretrata per l’attaccante sudamericano, che l’ha infilata di potenza in rete con un tiro dal limite. Al 30’ De Rosa, appena entrato, è andato alla battuta di una punizione che Pizzolato ha respinto. Poi è stato il Brindisi a colpire al 35’, con Molinari che ha costretto in angolo Napoli: sugli sviluppi dello stesso corner il difensore Terracciano, spintosi in avanti, è andato in rete, portando i suoi in vantaggio. La Cavese non si è arresa ed al 39’ Marzullo ha crossato in area avversaria una palla innocua, che Pizzolato però si è fatto sfuggire e sulla quale si è catapultato Ausiello, che ha siglato il definitivo 2-2.
Agovino vede il bicchiere mezzo pieno
Massimo Agovino, l’allenatore della Cavese, si è detto soddisfatto della prestazione della propria squadra. Il rammarico del tecnico nasce dal fatto che almeno uno dei due gol pugliesi avrebbe potuto essere evitato. «Devo guardare il bicchiere mezzo pieno, perché dall’altra parte comunque c’era il Brindisi - ha detto Agovino - La difesa a tre è stata una scelta felice: la squadra mi ha fatto capire che noi lavoriamo sui principi e non abbiamo un solo modulo. E poi ho concluso che, purtroppo, i classe ’96 che avevamo nel settore d’attacco erano un po’ leggeri ed allora ho preferito utilizzare un altro classe ’96 in difesa e poter avere gente di spessore in attacco. Non me ne vogliano Petti ed Avagliano, ma giocare con gli esperti in attacco è un’altra cosa. Penso che le scelte che abbiamo operato siano state sensate, avrei detto le stesse cose anche in caso di sconfitta».
Antonio D’Avanzo è apparso a molti particolarmente motivato alla sua seconda gara dopo l’espulsione di Bisceglie: «Sono d’accordo. Se analizziamo le due partite che ha giocato dopo l’episodio di Bisceglie, a Pomigliano il più pericoloso è stato proprio lui. Ed oggi ha avuto un grande spunto che ci ha permesso di andare in rete. Ma se un calciatore non è motivato a Cava...».
Qualche curiosità: durante il primo tempo il Presidente Giovanni Monorchio è stato visto andare verso alcuni tifosi della Curva per dialogare con loro, una scena che a Cava non si era abituati a vedere. Del resto, già a Pomigliano il massimo dirigente aveva seguito la squadra dal settore ospiti, percependo più da vicino il calore della gente che tifa Cavese. Altro aspetto da rilevare riguarda il medico sociale: in panchina non c’era il dott. Massa, il quale attualmente è in Gran Bretagna per un congresso, ma il dott. Luigi Pagano, specializzato in cardiologia.
Orlando Savarese
Fonte: Il Portico
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